Toni: "Sabato a Roma vorrei segnare. Totti? Che campione"
Luca Toni in vista della gara tra Roma e Genoa che affronta da ex per la prima volta, ha detto: "Ho una gran voglia di fare gol, sabato sera mi piacerebbe segnare per poter fare una dedica speciale Esultare dopo un gol non sarebbe mancanza di rispetto. Per noi sarà una sfida importante, con un risultato positivo a Roma prenderemmo entusiasmo e forza. Dovremo dare però il 110%, altrimenti.. I miei ricordi? Sei mesi belli, tanto entusiasmo e il sogno scudetto sfiorato. Pensavo che Roma facesse di più per trattenermi, ma comunque mi è rimasto un bel ricordo. Molti tifosi giallorossi ancora adesso mi ringraziano attraverso il mio sito. Affronteremo una squadra ferita e per questo sarà importante partire subito bene. Ranieri rischia? Sinceramente non saprei. Stanno vivendo un momento di crisi, un'altra sconfitta per loro sarebbe pesante. Anche se dovrà scontare delle assenze, la Roma ha un organico di qualità e saprà sopperire. De Rossi e Vucinic sono due fuoriclasse e se non ci fossero sarebbe meglio per noi. Per supportare due punte nel calcio moderno, una squadra deve essere in grado di sobbarcarsi un certo lavoro. La scorsa stagione io e Totti, per diversi motivi, abbiamo avuto poche occasioni di coesistere, ma Totti è un campione. Non condivido certe prese di posizione degli ultimi tempi. Francesco è un grande campione e non potrà mai essere di danno alla Roma perchè la ama troppo. Penso che sia diventato una prima punta nel corso della sua carriera e, quando sarà il momento, sarà il primo a capire e a farsi da parte".
"E' stata un'altra brutta serata per il calcio e non sta a me dire se ci siano dei colpevoli o meno". Commenta Toni gli incidenti di martedì scorso a Genova. "Il calcio è vittima di chi sceglie il suo palcoscenico mediatico, tutti dobbiamo crescere e promuovere i valori dello sport. Non penso che si possano definire tifosi i responsabili degli incidenti di Genova, può essere che ci siano delle dietrologie che non conosco. Non si può comportarsi così per una partita di pallone. Sono stato tre anni in Germania e ho visto stadi senza barriere, pieni e famiglie che trascorrevano il tempo nei ristoranti e nei bar all'interno prima e dopo gli incontri. Ecco, mi piacerebbe che anche in Italia fosse così. Abbiamo davanti agli occhi l'esempio dell'Inghilterra".