Tesser: "Temo il collettivo della Roma"

04.11.2011 11:23 di  Gabriele Chiocchio   vedi letture
Fonte: Centro Suono Sport
Tesser: "Temo il collettivo della Roma"
Vocegiallorossa.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Attilio Tesser, allenatore del Novara, prossimo avversario della Roma, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport per parlare della sfida di domani: “Come stiamo? Con una situazione di classifica non buona. A questo punto del campionato, speravamo di avere due-tre punti in più e di non ritrovarci terzultimi. Abbiamo bisogno di punti e cercheremo di farli con la Roma. Cosa penso dei giallorossi? La Roma è l’unica squadra che ha un gioco ben definito ed una personalità marcata. E’ la squadra che mi ha impressionato di più fino a questo momento sotto il profilo del gioco. I risultati non le danno ragione. In almeno due occasioni, però, non meritava di perdere. I numeri dicono comunque che la squadra di Luis Enrique è quella che fa più possesso palla ed è quella che tira di più verso la porta avversaria. Ciò la rende insidiosa. Se temo qualcuno in particolare? Non temo un giocatore in particolare, ma il collettivo che è fatto di tanti elementi di qualità. Problemi di formazione? Diciamo che in difesa non stiamo messi bene.

Siamo senza Lisuzzo, il centrale titolare. Al suo posto, giocherà Matteo Centurioni, un “ragazzo” di 37 anni e mezzo, che farà coppia al centro con Paci. Dobbiamo fare a meno anche dell’esterno Dellafiore, stiratosi a Lecce. Vuol dire che faremo di necessità virtù. Situazione meteo preoccupante? Il clima, in questi giorni, è straordinariamente caldo, ma non è mai piovuto. Le previsioni parlano di piogge di forte intensità nelle prossime giornate. La partita, però, non è assolutamente a rischio, grazie al campo sintetico. Probabilmente, su un campo di erba naturale si rischierebbe di non giocare. Pro e contro del sintetico? L’aspetto positivo è appunto che le condizioni atmosferiche non incidono. Si temevano, a lungo andare, problemi di natura muscolare nei giocatori, ma questi non si sono verificati. L’unica differenza rispetto ad un campo di erba naturale è che la palla scorre un po’ più veloce e, quindi, ci vuole un po’ di tempo ad adattarsi. Quindi, al momento, aspetti negativi non ne vedo”.