Lazio, Biglia: "Sconfitta immeritata ma l'importante era passare"

04.04.2017 23:35 di  Simone Ducci  Twitter:    vedi letture
Lazio, Biglia: "Sconfitta immeritata ma l'importante era passare"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Biglia alla Rai a fine partita

“Ho sorriso perché sapevamo che niente era facile e oggi abbiamo avuto l'atteggiamento giusto. La sconfitta è immeritata ma abbiamo passato il turno. Lazio-Napoli? Incontreremo la miglior squadra del campionato dal punto di vista del gioco, serve giocare come oggi e fare ciò che ci dice il mister. Speriamo di lottare per la Champions League fino alla fine, la Juventus è irraggiungibile, Roma e Napoli ci sono più vicine e non sarà facile per noi. Ho sentito qualcosa sull'adduttore, speriamo bene. Sono un po' deluso e un infortunio così può mettermi in difficoltà. Dopo l'anno scorso nessuno pensava di fare una stagione del genere, manca tanto ancora e continueremo a lavorare per salire più in alto. Immobile? Ciro è più giovane di Klose ed è forte, Miro ci ha fatto crescere mentre Ciro deve ancora imparare qualcosa ma può diventare il più forte attaccante della Serie A. Restare alla Lazio a vita? Stiamo lavorando per quello, ci siamo quasi, quando c'è la voglia da entrambe le parti... Più del 70% come percentuale”.

Biglia in zona mista a fine partita

"È stata una vittoria meritata. Le dichiarazioni dei romanisti? Parlo della mia squadra, abbiamo imparato dopo Cagliari e Sassuolo di dover andare oltre le difficoltà e correre sempre su ogni pallone per crescere ancora. Sono orgoglioso dei compagni che ho e di quello che siamo riusciti a fare finora. La corsa Champions? Pian piano dobbiamo pensare a recuperare i giocatori per domenica, speriamo bene. I tifosi si sono comportati alla grande. Questa è una grande città, l'importante è che dopo la partita finisca tutto. Ha saputo caricarla al meglio, ha fatto veramente un grande lavoro".

Biglia a Lazio Style Radio

"Le mie condizioni? Speriamo bene, domani faremo il controllo. Spero non sia nulla di grave, potrei saltare qualche partita, ma un infortunio grave metterebbe a rischio il finale di stagione. Ho sentito il dolore con quell'entrata di Paredes. Sono cose che succedono in campo e rimangono lì. A volte uno vuole essere umile e pensare solo alla squadra, superando i fattori esterni. Siamo usciti noi con la qualificazione, è importante. Abbiamo raggiunto un obiettivo che sembrava lontano ad agosto, invece ora siamo lì. Piedi per terra, dobbiamo recuperare: adesso c'è una gara importante. Siamo un bel gruppo, i più grandi aiutano gli altri a imparare. I giovani sono tanti, si mettono a disposizione e lottano. A volte meritano più di noi. Ad esempio Lombardi contro il Sassuolo. Oggi è toccato a Murgia ed ha dimostrato di essere all'altezza. Io ho già saltato una finale con la Juve, ne ho giocate altre e le ho perse. Provo tante emozioni. Sono felice perché dimostra che finora abbiamo fatto un bel lavoro. Ma non dobbiamo mollare, ci giochiamo qualcosa di più: il terzo posto. Ma non sarà facile, abbiamo gli scontri diretti. Continuiamo a lavorare, non abbiamo fatto ancora nulla. Inzaghi se lo merita, ha preso una patata bollente dopo il derby del 4-1 dello scorso anno. Non ha mai avuto paura, ha sempre dimostrato di volersi mettere in gioco e lavorare con noi. Quello che raggiungiamo passo passo, è soprattutto merito suo. È uno di noi".