Incubo "Olimpico" per Donadoni: analisi, statistiche e precedenti

Il tecnico lombardo sempre sconfitto a Roma contro i giallorossi
18.02.2012 15:30 di  Simone Francioli   vedi letture
Incubo "Olimpico" per Donadoni: analisi, statistiche e precedenti
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Nella 5° giornata del girone di ritorno della Serie A Tim, la Roma, tornata da Siena a mani vuote dopo una prestazione tutt’altro che brillante, si appresta ad affrontare il Parma di Roberto Donadoni, attualmente in un ottimo momento di forma. Dall’arrivo dell’ex tecnico della Nazionale, i ducali sono ancora imbattuti: cinque partite giocate, con due vittorie e tre pareggi conseguiti. Donadoni torna a fronteggiare i giallorossi dopo tredici mesi: l’ultimo precedente risale al gennaio dello scorso anno, quando all’Olimpico il team di Ranieri riuscì a sconfiggere il Cagliari con risultato finale di 3-0 (di Totti, Perrotta e Ménez le marcature capitoline). Di seguito analisi, dati e statistiche riguardanti l’allenatore di Cisano Bergamasco e i crociati:

Bilancio generale vs Roma: 4 sconfitte ed 1 pareggio. Un gol fatto e undici subiti.

Precedenti: Teatro sfortunato per Donadoni quello dell’Olimpico. Nei quattro trascorsi da avversario di Totti e compagni, le sue squadre sono sempre state sconfitte (due volte il Livorno con un doppio 3-0, medesimo esito alla guida del Cagliari e 2-1 sulla panchina del Napoli). Nel palmarès anche una sconfitta, sempre all'Olimpico, dinanzi alla Lazio nella stagione 2004/2005. L’unica affermazione sul terreno di gioco della Capitale giunse con l’Italia il 7 ottobre 2006, nelle qualificazioni per Euro 2008: 2-0 all’Ucraina. Il 18 settembre 2005 Donadoni colse l’unico punto della carriera contro la Roma nello 0-0 dell’”Armando Picchi” di Livorno. L’esonero dal Napoli, inoltre, fu causato proprio dalla sconfitta rimediata dai partenopei in data 4 ottobre 2009 per merito di una doppietta di Francesco Totti.

Donadoni vs Luis Enrique: primo confronto assoluto tra loro. Tuttavia, da giocatori, in un’occasione hanno avuto l’opportunità di giocare contro: avvenne a Usa ’94, nel quarto di finale che coinvolse Italia e Spagna, conclusosi con la vittoria azzurra per 2-1. A livello di club, nonostante le varie possibilità di incrocio tra Milan (Donadoni) e Barcellona/Real Madrid (Luis Enrique) nelle coppe europee, i due ex centrocampisti non hanno mai avuto modo di incrociarsi.

La Tattica: Cambio radicale in casa emiliana dall’arrivo del coach lombardo. Abituati precedentemente a un modulo più difensivo quale il 4-4-1-1 di Colomba, il Parma ha ben presto modificato il proprio scacchiere tattico virando sull’utilizzo della difesa a tre e, di conseguenza, aumentare la densità nella zona centrale del campo. In cinque matches sulla panchina parmense, Donadoni ha già sperimentato tre soluzione diverse, tutte aventi in comune l’impiego della retroguardia a tre: il 3-4-2-1 (Siena), 3-4-3 (Bologna e Catania) ed infine il 3-5-2 (Chievo e Juventus), che dovrebbe essere riproposto anche nella sfida dell’Olimpico.
Nelle idee tattiche dell’ex centrocampista del Milan, un ruolo di notevole importanza spetta ai due esterni di centrocampo, Biabiany sull’out di destra e Modesto a sinistra (con le opzioni Gobbi e Valiani da non escludere). E’ loro il compito di trasformare, in fase difensiva, il modulo da un 3-5-2 ad una sorta di 3-2-3-2, piazzandosi di fatto tra le linee di difesa e centrocampo per coprire le avanzate dei laterali avversari (nel caso della Roma quelle di Rosi e Taddei). Il francese, grazie alla sua rapidità, è in grado di svolgere questa incombenza in maniera soddisfacente, mentre Modesto è un tipo di calciatore più predisposto alla fase difensiva, che attacca gli spazi in modo meno continuo rispetto all’ex Inter. Come detto in precedenza, tanta densità a centrocampo: Donadoni chiede ai tre interpreti di far restare unita la squadra specialmente nelle transizioni difensive, per non lasciare in inferiorità numerica il trittico composto da Lucarelli, Zaccardo e Ferrario, molto probabilmente titolari domenica pomeriggio. Tra di loro, colui che ha più abilità nell’interdizione del gioco rivale è Mariga, giunto in Emilia a gennaio dagli spagnoli della Real Sociedad. Rispetto a Morrone e Gobbi, favoriti nell’occupare i due posti accanto a lui, il 24enne keniota parte da una posizione più bassa, cosa che gli permette inoltre di gestire e smistare un gran numero di palloni in uscita dalla retroguardia ducale. Attenzione comunque a Galloppa, recuperato dagli ultimi acciacchi fisici avuti di recente, che darebbe al Parma quel pizzico di qualità in più che difetta altresì a Morrone e Gobbi.
In attacco, pochi dubbi: difficile ipotizzare un tandem diverso da quello formato da Giovinco e Floccari. In realtà, i due non giocano spesso sulla stessa linea, soprattutto in fase di non possesso palla: il brevilineo talento di scuola Juventus (autore di 10 reti e 8 assists tra Serie A e Coppa Italia Tim) va sistemandosi qualche metro più indietro rispetto alla punta ex Lazio, creando così più possibilità di trasmissione rapida della sfera di gioco dal centrocampo agli ultimi venti metri di campo avversario. Deludente fino a questo momento l’apporto di Floccari alla squadra: appena  due le reti totalizzate in campionato, con il giocatore che non di rado rimane avulso dalle dinamiche di gioco emiliane per lunghi tratti.

Dati rilevanti Parma:
- In trasferta è la squadra che calcia meno verso lo specchio della porta (2.4 conclusioni per partita).
- Subisce goals quasi esclusivamente nei secondi tempi: 26 su 34 (75%). Appena uno nei primi quindici minuti, arco di tempo dove invece la Roma ha la maggior percentuale di realizzazioni (25% del totale).
- Dall’arrivo di Donadoni, tre reti subite in cinque matches (Juventus e Bologna le uniche a fare meglio con due reti incassate): nelle ultime tre uscite della gestione Colomba le marcature prese erano state undici.
- Terzo team del campionato nel rapporto conclusioni/goals: una rete ogni 2,85 tiri nello specchio, meglio solo Milan (2,75) e Lazio (2,83). Roma 8° (3,27).
- Biabiaby: 2° per numero di dribbling effettuati con successo in serie A (66), preceduto solo da Cuadrado del Lecce (73).
- Floccari: Giocatore a cui più volte è stato tolto il possesso palla in serie A (65), segue Vučinić con 58.

Goleador Roma vs Parma:
- Totti 15 (primo in Parma-Roma 0-2 del 30 novembre 1997): non perde con i ducali dal 19 dicembre 1999, Parma-Roma 2-0, da allora 21 presenze con 17 vittorie e 4 pareggi. Ha sempre segnato all’Olimpico contro le squadre di Donadoni (uno al Cagliari, tre al Livorno, due al Napoli). Il Capitano giallorosso non era presente nelle uniche due circostanze in cui i parmensi hanno battuto la Roma negli ultimi undici anni (Parma-Roma 2-1, 8 maggio 2005 e Parma-Roma 3-0 del 24 novembre 2002)
- Perrotta 3
- Osvaldo 2  (1 Fiorentina)
- Taddei 2
- De Rossi 1: imbattuto in quattordici sfide al Parma (12 vittorie e 2 pareggi)
- Juan 1: mai sconfitto dai crociati (3 vittorie e 2 pareggi)
- Rosi 1
- Simplício 1 (Parma)

Goleador Parma vs Roma:
- Giovinco 2 (con l’Empoli)
- Gobbi 1 (Fiorentina)
- Floccari: rigore fallito nel derby del 18 aprile 2010, Lazio-Roma 1-2

DONADONI IN CONFERENZA: "All’Olimpico vale per il Parma il principio di sempre. Affrontiamo una squadra di assoluto livello e valore ma in noi è grande la voglia di misurarsi proprio con squadre di questa caratura. All’Olimpico poi il pubblico non è troppo vicino al campo, e questo ci aiuterà a non preoccuparci troppo di quello che accade sugli spalti e del tifo schierato per la Roma, come del resto è giusto che sia. Il Parma dovrà mettere in campo il carattere avuto con la Juve, aumentando fin dall’inizio l’atteggiamento tenuto mercoledì sera nel secondo tempo. E’ questo il gradino che dobbiamo salire in questa gara".