Zaniolo, dopo il rodaggio c’è solo il cielo

31.01.2022 23:15 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Zaniolo, dopo il rodaggio c’è solo il cielo
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Nell’ultima partita di campionato prima della sosta, Nicolò Zaniolo ha trovato il suo secondo gol stagionale in Seria A. Dal punto di vista realizzativo è evidente che non sia una stagione fortunata per il talento classe ’99, ma – vista la sua storia – analizzare il suo rendimento attraverso le reti messe a segno sarebbe a dir poco riduttivo.

NON È SCONTATO - Il 13 gennaio 2020 Zaniolo si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio destro, circa nove mesi dopo – il 7 settembre 2020 – si è rotto il legamento crociato del ginocchio sinistro. In totale, 438 giorni senza poter giocare e circa 70 partite saltate. Basterebbero queste poche informazioni per rendersi conto che vedere Zaniolo segnare in Serie A e fare – nuovamente – la differenza in campo non è qualcosa di scontato.

ENTUSIASMO E TIMORE - Nella passata stagione, Nicolò è mancato tantissimo alla Roma e nella rosa a disposizione di Fonseca non c’era un giocatore capace di strappare sulla fascia con potenza e velocità. Quest’anno il suo ritorno era atteso con grande entusiasmo, ma anche con un po’ di timore da parte della Roma, di Mourinho e dei tifosi. La voglia di rivederlo in campo era tanta, consapevoli dell’enorme potenziale di Zaniolo. Dall’altra parte, però, era forte anche la preoccupazione per una possibile ricaduta.

UN INIZIO NON FACILE - Il suo rendimento nei primi mesi della stagione 2021-22 è stato altalenante e, solamente a sprazzi, si è rivisto il giocatore ammirato prima degli infortuni. Nonostante questo, José Mourinho e la società hanno continuato a credere in lui e gli hanno dato fiducia e supporto. In campo è sempre stata evidente la voglia di Nicolò di tornare quanto prima a fare la differenza, ma la sua grinta si spesso è trasformata in agitazione, che lo ha portato ad essere poco lucido in campo. Con il tempo, però, le prestazioni di Zaniolo sono cresciute di livello ed è lentamente entrato sempre più nel vivo del gioco.

DUTTILITÀ TATTICA – Il suo ruolo naturale è l’esterno destro offensivo, per poter rientrare sul suo mancino letale e strappare sulla fascia. Nicolò, però, può essere schiarato anche da trequartista, dove in passato ha reso positivamente, e da mezzala. Quest’anno, inoltre, ha giocato con successo anche da seconda punta nel 3-5-2. Nelle prime partite ha fatto un po’ di fatica ad adattarsi al nuovo ruolo ma, con il passare delle giornate, è cresciuta la sua intesa con Abraham e i due hanno formato un tandem ben assortito e capace di mettere in difficoltà le difese avversarie. La duttilità di Zaniolo dà a Mourinho la possibilità di alternare diversi moduli e di essere imprevedibile in ogni partita, come accaduto nella sfida contro l'Empoli.

DAL RODAGGIO AL CIELO – Come sottolineato dalle parole del padre, la stagione attuale di Zaniolo è da considerare “un anno di rodaggio per poi ripartire al 100% la prossima stagione”. Le sue prestazioni sono nettamente migliorate nelle ultime uscite, ma il percorso di recupero di Nicolò non finisce qui. Prima dei due infortuni, Zaniolo era considerato il miglior prospetto del calcio italiano e la strada per diventare una stella è ancora lunga. Al momento, il rodaggio procede bene e Nicolò si sta affermando come un giocatore importante, ma potenzialmente può ancora crescere molto e divenire un campione. Dopo il rodaggio, l’unico limite per Nicolò è il cielo.