VIVAIO GIALLOROSSO - Capitan Viviani, il geometra del centrocampo giallorosso

13.12.2011 19:41 di  Alessandro Paoli   vedi letture
VIVAIO GIALLOROSSO - Capitan Viviani, il geometra del centrocampo giallorosso
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Nella serata di ieri, un Roma-Juve terminato 1-1, con una Roma in versione “solo grinta” ed i bianconeri sottotono, l’osservato speciale è stato lui: Federico Viviani, centrocampista centrale, classe ’92, capitano della Primavera giallorossa e della Nazionale Under 20 Azzurra che ha fatto il suo esordio in Serie A.
Nella scorsa stagione era andato in panchina nel match dell’Olimpico contro il Parma, oltre ad avere collezionato due convocazioni contro Catania, fuori casa, e Milan, in casa. In questa, dopo l’ottimo ritiro di Riscone di Brunico sotto la guida di Luis Enrique, aveva esordito tra i grandi in UEFA Europa League nella gara d’andata degli spareggi contro lo Slovan Bratislava, per giunta da titolare, lo scorso 18 agosto.

CARATTERISTICHE TECNICO-TATTICHE – Viviani è un centrocampista centrale, classe ’92, che nasce nella sua infanzia calcistica come attaccante per poi tramutarsi, in un breve lasso di tempo, in trequartista.
La metamorfosi in regista di centrocampo ne segna senza ombra di dubbio la crescita in senso assoluto come uno dei talenti più cristallini del panorama calcistico italiano.
Dotato di un destro vellutato, si è completato negli anni migliorando moltissimo anche il mancino. Ad oggi è quasi impercettibile la differenza tra piede naturale e non.
Fisicamente gracilino in passato, a causa anche di un infortunio ai crociati che mise a rischio la carriera all’età di 13 anni, adesso mostra un’ottima struttura fisica (180cmX75Kg).
I punti di forza di Federico sono senza dubbio la qualità del palleggio, con entrambi i piedi, e l’ottima visione di gioco. Caratteristiche che vengono ottimamente abbinate ad una buonissima fase d’interdizione, sviluppata crescendo.
La sua collocazione ideale è quella di vertice basso in un centrocampo a tre ma, vista la grandissima intelligenza tattica, si trova a suo agio anche in un centrocampo con due interni (in Primavera s’esprime meravigliosamente nel 4-2-3-1 di Alberto De Rossi). Specialità di Federico sono i calci di punizione sui quali è un vero e proprio cecchino. Il suo interno destro potente e preciso ha fatto vittime illustri in questi anni.



GLI INIZI – Federico Viviani nasce il 24 marzo 1992 a Lecco (LC), città nella quale militava il papà Mauro, ex calciatore ed attualmente allenatore della formazione Giovanissimi Elite della Viterbese, ma cresce da sempre a Grotte di Castro in provincia di Viterbo.
I primi calci al pallone li tira all’età di 6 anni (stagione ‘97/’98) nella Polisportiva Real Azzurra, società dell’hinterland viterbese poco distante da dove è cresciuto, prima di passare, dopo ben 6 stagioni, alla corte del Settore Giovanile giallorosso abilmente guidato da un certo Bruno Conti.
Nella prima stagione romanista (2005/2006), Federico inizia sotto la guida di Dario Pisani nella categoria Giovanissimi Coppa Lazio (attualmente denominata Giovanissimi Fascia B Elite) il quale, dopo aver perso la finale del Roma 2001 per 3-0 contro i cugini della Lazio, venne sostituito in panchina da Andrea Stramaccioni (attualmente alla guida della Primavera dell’Inter). Il bilancio stagionale registrerà la vittoria del campionato in finale contro la Lazio per  1-0 e 5 reti stagionali.
La stagione seguente, sempre sotto la guida tecnica di Stramaccioni, vince il titolo italiano 2006/2007, categoria Giovanissimi Nazionali battendo, il 9 giugno 2007, in finale la Sampdoria (1-1, D’Agostino per la Samp e Sini su rigore per la Roma; 5-6 per la Roma dopo i calci di rigore). In quella circostanza fu proprio Viviani, autore in stagione di 2 reti, a procurarsi il rigore dell’1-1 giallorosso.
Il salto di qualità arriva però nella stagione 2007/2008, categoria Allievi Coppa Lazio (attualmente denominati Allievi Fascia B Elite), quando, chiamato sotto età dal solito Andrea Stramaccioni, nel frattempo passato alla guida tecnica degli Allievi Nazionali, cambia il suo ruolo da trequartista a regista di centrocampo in un match interno contro l’Arezzo. Da lì in poi, una stagione (2008/2009) con gli Allievi Nazionali, ancora sotto la guida di mister Strama’ prima di approdare alla corte di Alberto De Rossi.
Con il tecnico di Ostia, dopo una prima stagione (2009/2010), fatta di pochissime apparizioni (10 presenze ma appena 274 minuti giocati nel Girone C ed 1 presenza ai Play Off contro il Chievo Verona con 5 minuti all’attivo) ed una finale di Primavera TIM Cup persa contro il Genoa, si conquista, da titolare inamovibile (24 presenze e 2013 minuti giocati nel Girone C e 3 presenze con 270 minuti giocati), lo Scudetto Primavera nella scorsa stagione (2010/2011). Nella scorsa stagione, realizza anche 8 reti (6 nel Girone C e 2 nella Primavera TIM Cup).
Attualmente vanta in categoria 11 presenze (951 minuti giocati) e 9 reti, oltre ad essere diventato il capitano della Primavera giallorossa.

NAZIONALE – Viviani esordisce in Nazionale con la maglia dell’Under 19 Azzurra il 24 marzo 2011, in occasione dell’amichevole contro l’Olanda. Il CT Daniele Zoratto ed il destino gli regalano uno scenario da sogno: esordio assoluto in Nazionale, da titolare, nella sua Viterbo (Stadio “Enrico Rocchi”). Lui ringrazia al 7’ facendo l’assist del gol vittoria a Iemmello (Pro Vercelli) conquistandosi l’Azzurro.
La prima rete in Azzurro, sempre alla corte di Zoratto e dell’Under 19, la realizza nella prima delle due amichevole contro la Repubblica Ceca a Praga il 19 maggio 2011 (Repubblica Ceca-Italia 2-3). Per Federico il sigillo del gol vittoria in Azzurro arriva sulla sua specialità: il calcio di punizione.
E’ tra i protagonisti della Fase Elite della UEFA Under 19 Championship dove, nel Gruppo 4, sfiora la qualificazione con l’Italia alla Fase Finale realizzando anche un importantissimo gol contro la Polonia nella 2a Giornata (Italia-Polonia 3-1, 26 maggio) sempre su calcio di punizione.
In questa stagione, dopo aver preso parte al raduno, dal 7 all’11 agosto, con l’Under 20 del CT Di Biagio viene investito della carica di capitano Azzurro della medesima Nazionale con la quale esordisce il 7 settembre 2011 in occasione della 2a Giornata del Torneo “Quattro Nazioni” contro la Polonia (Polonia-Italia 2-1, doppietta di Pettinari). Per il 1° gol in Under 20 bisogna invece aspettare il 5 ottobre 2011 nella 3a Giornata del Torneo “Quattro Nazioni” quando, nella sconfitta per 3-2 contro la Germania in trasferta, realizza, al 14’, il momentaneo 1-1 Azzurro su calcio di rigore.