Una Roma dai due volti non riesce a suonare la nona sinfonia

20.03.2016 11:00 di  Alfonso Cerani  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alfonso Cerani
Una Roma dai due volti non riesce a suonare la nona sinfonia
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Per la Roma è la prova del nove. Per l'Inter l'ultima spiaggia per il terzo posto, obiettivo dichiarato della stagione. In 90 minuti giallorossi e nerazzurri si giocano una fetta importante della stagione nello scontro diretto al catino olimpico. Da una parte il 4-3-3 col falso nueve Perotti e Dzeko relegato almeno inizialmente in panchina. Il tridente “leggero” è completato da Salah ed El Shaarawy. Di fronte a Szczesny ritrova il suo spazio il rientrante Rüdiger, in coppia con Manolas; i terzini sono Florenzi e Digne. Infine linea mediana con Nainggolan, Keita e Pjanic. Dalla parte opposta il 4-2-3-1 di Mancini che deve fare a meno di Kondogbia, mentre la sorpresa è Biabiany titolare sulla fascia destra.

Comincia la partita e dopo tre minuti c'è subito un'occasione per Perotti, il quale avvia l'azione, continuata poi da Salah e terminata dallo stesso argentino che calcia alto. Al 10' si accende ancora Perotti lanciando in profondità El Shaarawy, il quale però non trova Salah in mezzo. L'Inter si fa vedere in avanti con una manovra ariosa che porta al cross basso di Perisic, non arpionato da Eder in area. Poco dopo squillo di Ljajic dalla distanza; il pallone rimbalza a terra e dunque è facile per Szczesny. Alla mezz'ora ancora un tiro da lontano dell'Inter, stavolta con Perisic che, non trovando pertugi, è costretto a provare senza centrare il bersaglio grosso. Dalla parte opposta risponde Nainggolan con una percussione centrale e un tiro contratto da un avversario. Non va meglio a Brozovic, lasciato tutto solo al limite col tempo di mirare e colpire, ciccando però il pallone. Handanovic non è ancora stato impegnato severamente fino al 40' quando El Shaarawy, servito da Salah, si coordina bene saggiando i riflessi dello sloveno. Si va al riposo sul risultato di 0-0.

La ripresa si apre con la conclusione velenosa del Faraone, disinnescata da Handanovic. Al 53' la Roma si fa cogliere impreparata sulla destra dove Perisic, servito bene da Brozovic, trafigge Szczesny con un diagonale che il polacco può solo sfiorare. Spalletti corre ai ripari inserendo Dzeko al posto di Keita. Il bosniaco cerca subito di entrare in partita con la sua specialità, il colpo di testa, ma non riesce a incidere. Pjanic rimedia un calcio in faccia da Medel guadagnando una punizione dalla sua zolla; il tentativo è impreciso. Poi grande azione romanista iniziata e finalizzata da Dzeko di testa sul cross di Perotti. Handanovic si salva. Poco dopo invece l'errore del bosniaco è marchiano. Il tiro finisce alle stelle dopo un assist al bacio di Salah. In seguito tocca a El Shaarawy impensierire la difesa nerazzurra fiondandosi su un pallone vagante in area e dando l'illusione ottica del gol con il tiro di prima intenzione. L'Inter prova ad addormentare la partita perdendo tempo sui calci da fermo. Quando mancano dieci minuti alla fine Salah difende bene il pallone, si gira e calcia sollecitando Handanovic. Entra anche Emerson per Digne. La Roma le prova tutte col suo centravanti, bravo a colpire di testa due volte in area senza però trovare la rete. Ma il pareggio arriva a 7' dal termine: triangolazione fortuita tra Nainggolan e lo stesso Dzeko con il destro in scivolata del belga: Handanovic rimane di stucco. Non è finita qui. Salah si destreggia bene andando via all'avversario, ma la sua conclusione trova il corpo di Dzeko anziché il fondo del sacco. È comunque un pari che lascia l'Inter a debita distanza dal terzo posto. S'interrompe invece a nove la striscia di vittorie di Spalletti.