Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Udinese 2-3
Nel corso della rocambolesca sconfitta per 3-2 della Roma contro l'Udinese, il team arbitrale guidato da Davide Massa ci regala qualche spunto per la nostra consueta analisi sul Regolamento. Il nostro scopo non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.
Al 43', Erik Lamela supera in dribbling Maurizio Domizzi, che, già superato dal pallone, ne ostacola la progressione fallosamente. L'arbitro fischia conseguentemente il calcio di punizione in favore della Roma, dopodiché ammonisce il calciatore dell'Udinese. I criteri sulla base dei quali prendere o meno il provvedimento disciplinare sono elencati dal Regolamento:
“Negligenza” significa che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che ha agito senza precauzione.
• Non c’è bisogno di sanzione disciplinare se un fallo è valutato come commesso con negligenza.
“Imprudenza” significa che il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario.
• Un calciatore che gioca in una maniera imprudente deve essere ammonito.
Con “vigoria sproporzionata” si intende che il calciatore ha ecceduto di molto nell’uso della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio all’avversario.
• Un calciatore che usa vigoria sproporzionata deve essere espulso.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio, ed. 2011, Interpretazione delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e scorrettezze").
Non potendo più giocare il pallone, Domizzi ha agito in modo imprudente, non curandosi del pericolo che poteva arrecare al trequartista argentino. Massa ha dunque correttamente ammonito il difensore bianconero.
Al 50', immediatamente dopo il gol del 2-2, diversi giocatori vanno a protestare dall'assistente Meli, colpevole secondo loro di non aver segnalato una posizione di fuorigioco di Antonio Di Natale, peraltro inesistente. L'arbitro si avvicina al gruppo e ammonisce Daniel Pablo Osvaldo. Il Regolamento dice che:
Un calciatore che manifesta dissenso protestando (verbalmente o non) contro una decisione dell’arbitro deve essere ammonito.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio, ed. 2011, Interpretazione delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e scorrettezze").
Di norma, viene lasciato un certo margine di dialogo tra calciatori (anche non capitani o vicecapitani) e ufficiali di gara; il fatto che il solo Osvaldo abbia ricevuto il provvedimento disciplinare è probabilmente indice di una certa gravità nelle proteste dell'italoargentino.
Decisamente più grave invece l'atteggiamento di Panagiotis Tachtsidis, che a pochi istanti dal termine della gara applaude l'arbitro Massa rimediando l'espulsione. L'ironico applauso all'arbitro viene "catalogato" dal Regolamento come "atteggiamento ingiurioso", passibile di cartellino rosso:
Un calciatore titolare, di riserva o sostituito deve essere espulso se commette una delle sette infrazioni seguenti:
(...)
6) usa un linguaggio o fa dei gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi;
(...)
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio, ed. 2011, 12 "Falli e scorrettezze").