Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Sampdoria 1-1
Nel corso della sfida terminata 1-1 tra Roma e Sampdoria allo Stadio Olimpico, la squadra arbitrale guidata dal bergamasco Paolo Silvio Mazzoleni si è resa protagonista di qualche episodio dal quale possiamo trarre spunto per la nostra analisi sul Regolamento: il nostro scopo non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.
All'11', Eder va via a Rodrigo Taddei, che lo contrasta fallosamente poco oltre la linea mediana del campo. Mazzoleni fischia il calcio di punizione per la Sampdoria e ammonisce il romanista. Si parla dunque del cosiddetto "fallo tattico", che il regolamento codifica in questo modo:
Un calciatore dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
(...)
commette un fallo con il fine tattico di interferire o di interrompere una promettente azione d’attacco;
(...)
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze").
Mazzoleni ha valutato promettente l'azione d'attacco portata avanti da Eder e ha di conseguenza correttamente ammonito il terzino giallorosso.
Altro episodio riguardante un cartellino giallo: al 22', Erik Lamela supera in velocità Enzo Maresca, che ferma il pallone in possesso dell'argentino toccandolo volontariamente con un braccio. Anche in questo caso si parla di comportamento antisportivo:
Un calciatore che tocca volontariamente il pallone con la mano deve essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
- tocca il pallone volontariamente e platealmente con la mano per impedire ad un avversario di entrarne in possesso;
(...)
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")
La situazione analizzata rispecchia perfettamente la regola: Maresca, in modo plateale, sposta il braccio in direzione del pallone per fermarlo, impedendo all'argentino di giocarlo. Pur non trattandosi di una promettente azione da gol, il centrocampista blucerchiato è stato correttamente ammonito in virtù della platealità del suo intervento. Da notare come, contrariamente a quanto si dice "volgarmente", il fallo di mano non porta automaticamente all'ammonizione ma ci devono essere delle particolari condizioni, come quella citata in questo caso, per abbinare al provvedimento tecnico anche quello disciplinare
Si parla di un provvedimento disciplinare anche nell'ultimo caso di giornata: ancora Eder, al 67', causa l'ammonizione di Alessandro Florenzi, che lo ferma a ridosso del limite dell'area dopo essere stato superato. Il sampdoriano protesta con Mazzoleni, perché vorrebbe il cartellino rosso, provvedimento disciplinare che si adotta in caso di interruzione di una evidente opportunità di segnare una rete. Per determinare se un'azione è considerata tale, il Regolamento elenca precisi criteri:
- La distanza tra il punto in cui è stata commessa l’infrazione e la porta;
- La probabilità di mantenere o entrare in possesso del pallone;
- La direzione dello sviluppo dell’azione di gioco;
- La posizione ed il numero dei difensori;
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")
Il fallo avviene pochi metri fuori dall'area, con Eder in possesso di palla e diretto verso la porta di Stekelenburg, con però diversi difensori ancora in zona. In base a questi criteri, Mazzoleni ha stabilito che l'azione offensiva di Eder non costituisse evidente opportunità di segnare una rete, ma solo una promettente azione d'attacco, l'interruzione fallosa della quale va punita, come precedentemente spiegato, col cartellino giallo.