Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Juventus 0-1
La Roma esce sconfitta per 1-0 dalla Juventus nell'ultima gara interna della stagione e lo fa diretta dal team arbitrale guidato da Carmine Russo, che ha fornito spunti per analizzare alcuni punti del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.
Al 17', l'arbitro annulla un gol a Vasilis Torosidis, che tocca il pallone con il braccio destro. Il tocco in sé non costituisce l'infrazione, ma la discriminante è la volontarietà dello stesso, che il Regolamento aiuta a valutare con diversi criteri.
Il fallo di mano implica un contatto volontario tra il pallone e la mano o il braccio di un calciatore. Per stabilire la volontarietà, l'arbitro deve prendere in considerazione i seguenti criteri:
- il movimento della mano in direzione del pallone (non del pallone in direzione della mano);
- la distanza tra l'avversario e il pallone (pallone inaspettato);
- la posizione della mano, che non implica necessariamente che ci sia un'infrazione;
- il toccare il pallone con un oggetto tenuto nella mano (come indumenti, parastinchi ecc.) è considerato come un'infrazione alla stregua di un fallo di mano;
-il colpire il pallone lanciando un oggetto (scarpa, parastinchi ecc.) è da considerarsi un'infrazione alla stregua di un fallo di mano.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Interpretazioni delle Regole del gioco e linee guida per arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")
L'arbitro ha considerato volontaria l'azione del difensore della Roma e ha per questo annullato il gol e fischiato il calcio di punizione in favore della Juventus.
Al 22', Giorgio Chiellini entra da dietro su Francesco Totti, commettendo fallo, e viene ammonito. Il Regolamento stabilisce quando il provvedimento disciplinare va abbinato al provvedimento tecnico del calcio di punizione.
"Negligenza” significa che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che ha agito senza precauzione.
- Non c’è bisogno di sanzione disciplinare se un fallo è valutato come commesso con negligenza.
“Imprudenza” significa che il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario.
- Un calciatore che gioca in una maniera imprudente deve essere ammonito.
Con “vigoria sproporzionata” si intende che il calciatore ha ecceduto di molto nell’uso della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio all’avversario.
- Un calciatore che usa vigoria sproporzionata deve essere espulso.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")
L'arbitro ha giudicato che l'intervento di Chiellini fosse stato commesso con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze per Tottie ha ammonito il giocatore della Juventus.
Al 59', Fernando Llorente commette fallo su Michel Bastos. La Roma resta però in possesso di palla e l'arbitro concede il vantaggio, che la Roma sfrutta portando a termine l'azione con Vasilis Torosidis che impegna Marco Storari. Il Regolamento spiega quando e come il vantaggio va applicato
L’arbitro deve considerare le seguenti circostanze nel decidere se applicare il vantaggio o interrompere il gioco:
- la gravità dell’infrazione: se l’infrazione è meritevole di un’espulsione, l’arbitro interromperà il gioco ed espellerà il calciatore a meno che non si delinei un’evidente opportunità di segnare una rete;
- il punto in cui viene commessa l’infrazione: quanto più questa viene commessa vicino alla porta avversaria, tanto più efficace può essere il vantaggio;
- le possibilità di sviluppo di un attacco immediato e promettente verso la porta avversaria;
- il livello agonistico della gara.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")