Un Chi...occhio al Regolamento - Pescara-Roma 0-1
Partita priva di episodi eclatanti quella tra Pescara e Roma, diretta dal team arbitrale guidato dal mantovano Andrea Gervasoni. Lo scopo della rubrica non è quello di proporre una pura e semplice moviola, ma quello di analizzare ciò che si verifica durante le partite per poter parlare del Regolamento e per capire perché l'arbitro prende determinate decisioni.
Al 3', la Roma può usufruire di un calcio di punizione, della cui battuta si incarica Miralem Pjanic. Gervasoni dà avvio all'azione, ma dopo pochi istanti fischia nuovamente per interrompere il gioco, notando delle scaramucce in area di rigore tra Francesco Totti e Simone Romagnoli. Sistemata la questione tra i due, fischia nuovamente per permettere la battuta del calcio piazzato al bosniaco. Il pallone non era infatti ancora entrato in gioco, perché non era stato toccato prima che venisse interrotta l'azione:
Il pallone è in gioco non appena è calciato e si muove;
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 13 "Il Calcio di Punizione")
Per questo motivo, l'arbitro ha ordinato la ripetizione del calcio di punizione, pur avendo interrotto il gioco per delle scorrettezze tra altri calciatori in campo, non ravvisabili comunque come falli perché il pallone non era in gioco.
Al 18', avviene un nuovo duello, stavolta col pallone in gioco, tra Romagnoli e Totti: il difensore biancazzurro entra con il piede a martello toccando il capitano giallorosso, che rimane a terra per qualche secondo. L'arbitro fischia però un calcio di punizione indiretto, segnalato con il braccio alzato, ravvisando dunque non un fallo ma un'azione di gioco pericoloso:
Per "gioco pericoloso" si intende una qualsiasi azione di un calciatore che, nel tentativo di giocare il pallone, mette in pericolo l'incolumità di qualcuno (incluso se stesso). Il gioco pericoloso viene commesso quando c'è un nelle vicinanze un avversario, al quale si impedisce di giocare il pallone per timore di infortunarsi.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 12 "Falli e Scorrettezze")
Il timore di infortunarsi non ha comunque fermato Totti che ha provato a giocare il pallone subendo il contatto. Ciò non toglie che l'azione di Romagnoli metteva in pericolo la sua incolumità: la prima infrazione, quella segnalata da Gervasoni, è stata quindi di gioco pericoloso, con un calcio di punizione indiretto correttamente assegnato alla Roma.
Al 79', il centrocampista slovacco Vladimir Weiss commette infrazione di fuorigioco e calcia via il pallone dopo il fischio di Gervasoni. L'arbitro di Mantova ammonisce il pescarese, che con il suo gesto rallenta la ripresa del gioco con il calcio di punizione battuto dalla Roma.
Un calciatore titolare deve essere ammonito, mostrandogli il cartellino giallo, se commette una delle sette infrazioni seguenti:
(...)
4) ritarda la ripresa del gioco;
(...)
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 12 "Falli e Scorrettezze").
Il calciare il pallone dopo il fischio dell'arbitro in seguito a un fuorigioco è un'azione passibile di cartellino giallo per disposizione arbitrale, perché fa parte di tutte quelle manovre atte a ritardare la ripresa del gioco.