Un Chi...occhio al Regolamento - Palermo-Roma 0-1
In una gara non ricca di episodi arbitrali clamorosi, Luca Banti e la sua quaterna arbitrale non ci privano comunque di qualche episodio da analizzare, ricordando sempre che il nostro scopo non è quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni. Il fischietto di Livorno ha fatto un uso piuttosto frequente del cartellino giallo: sono infatti sei i giocatori segnati sul taccuino dal direttore di gara.
Al 5’, Edgar Barreto colpisce Aleandro Rosi da dietro senza avere la possibilità di giocare il pallone, rimediando dunque il cartellino giallo dopo un fallo di gioco. Il Regolamento distingue tre situazioni:
“Negligenza” significa che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che ha agito senza precauzione.
• Non c’è bisogno di sanzione disciplinare se un fallo è valutato come commesso con negligenza.
“Imprudenza” significa che il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario.
• Un calciatore che gioca in una maniera imprudente deve essere ammonito.
Con “vigoria sproporzionata” si intende che il calciatore ha ecceduto di molto nell’uso della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio all’avversario.
• Un calciatore che usa vigoria sproporzionata deve essere espulso.
(da “Il Regolamento del Giuoco del Calcio”, ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e linee guida per arbitri alla Regola 12 “Falli e Scorrettezze”).
Banti ha valutato il fallo commesso con imprudenza, e ha quindi sventolato il cartellino giallo al centrocampista rosanero.
Un quarto d’ora più tardi, Eros Pisano impedisce ad Erik Lamela di ripartire in contropiede dopo un’azione di calcio d’angolo per il Palermo atterrandolo volontariamente. Il Regolamento è molto chiaro a proposito del cosiddetto “fallo tattico”:
Un calciatore dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
(…)
• commette un fallo con il fine tattico di interferire o di interrompere una promettente azione d’attacco;
(…)
(da “Il Regolamento del Giuoco del Calcio”, ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e linee guida per arbitri alla Regola 12 “Falli e Scorrettezze”).
Una situazione simile si verifica al 63’, quando è Fabio Borini a dover rinunciare ad un’azione in campo aperto per un intervento di Ezequiel Munoz. L’arbitro ha inoltre valutato come “interruzione di una promettente azione d’attacco” anche il fallo di Gabriel Heinze su Abel Hernandez avvenuto al 69’. I giocatori del Palermo hanno protestato, chiedendo l’espulsione per il difensore argentino, reo secondo loro di aver interrotto una evidente opportunità di segnare una rete. In questi casi, l’arbitro deve valutare l’azione secondo questi criteri:
• La distanza tra il punto in cui è stata commessa l’infrazione e la porta;
• La probabilità di mantenere o entrare in possesso del pallone;
• La direzione dello sviluppo dell’azione di gioco;
• La posizione ed il numero dei difensori;
(da “Il Regolamento del Giuoco del Calcio”, ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e linee guida per arbitri alla Regola 12 “Falli e Scorrettezze”).
Appare probabile come, dovendo l’attaccante uruguagio percorrere ancora diversi metri prima di arrivare in porta, Banti abbia considerato la sua azione come “promettente azione d’attacco” e non “evidente opportunità di segnare una rete”, esibendo dunque il cartellino giallo e non il rosso al giocatore della Roma.
Tornando indietro nella gara, al 59’ anche il nome del portiere giallorosso Bogdan Lobont finisce nel taccuino di Banti: il rumeno impiega diversi secondi per giocare un rinvio dal fondo, rallentando la ripresa del gioco. Anche in questo caso, il Regolamento è chiaro:
Gli arbitri devono ammonire i calciatori che ritardano la ripresa del gioco ricorrendo ad espedienti come:
(…)
• ritardare eccessivamente l’esecuzione di una ripresa di gioco;
(…)
(da “Il Regolamento del Giuoco del Calcio”, ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e linee guida per arbitri alla Regola 12 “Falli e Scorrettezze”).
A dire il vero, non era la prima volta in cui Lobont ha fatto passare del tempo prima di battere un rinvio dal fondo: è prassi infatti “concedere” almeno un richiamo prima di procedere con la sanzione per infrazioni di questo tipo.
L’ultima ammonizione della gara è per l’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli: al 76’, il numero 10 rosanero ha un battibecco con Heinze, durante il quale mette prima una mano sul petto e poi la avvicina al volto del difensore argentino. Questo è sicuramente un comportamento irriguardoso, da punire col cartellino:
Un calciatore dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
(…)
• si comporta in maniera irrispettosa nei riguardi del gioco;
(…)
(da “Il Regolamento del Giuoco del Calcio”, ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e linee guida per arbitri alla Regola 12 “Falli e Scorrettezze”).
Non ci sono ovviamente gli estremi per la condotta violenta, in quanto i gesti della punta rosanero sono sì provocatori, ma non atti a recar danno al numero 5 giallorosso.