Un Chi...occhio al Regolamento - Fiorentina-Roma 0-1

17.01.2013 11:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Fiorentina-Roma 0-1
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Centoventi minuti di grandi emozioni quelli dei Franchi di Firenze, da dove la Roma torna con in tasca il pass per le semifinali della Coppa Italia e dove l'arbitraggio della quaterna guidata da Nicola Rizzoli regala qualche spunto per analizzare alcuni punti del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.

Al 54', Michael Bradley commette in modo imprudente un fallo su Borja Valero, con la Fiorentina ancora in possesso di palla e con la possibilità di sviluppare un'importante azione di gioco. Rizzoli concede il vantaggio alla squadra di Montella, e ad azione terminata ammonisce il centrocampista statunitense. Il Regolamento codifica alla perfezione tale eventualità, e permette all'arbitro di agire in tal modo, pur consigliando ai direttori di gara di valutare attentamente i casi prima di decidere di fermare o meno il gioco:

Se l’infrazione è meritevole di ammonizione, il cartellino verrà mostrato alla prima interruzione del gioco. Tuttavia, a meno che non ci sia un vantaggio evidente, si raccomanda all’arbitro di interrompere il gioco e ammonire immediatamente il calciatore. Se l’ammonizione NON viene notificata alla prima interruzione, essa NON potrà essere notificata in seguito.

(da “Il Regolamento dei Giuoco del Calcio", edizione 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e Linee guida per arbitri alla Regola 5 “L’arbitro”)

L'arbitro ha valutato come evidente il vantaggio che aveva la Fiorentina nel proseguire l'azione e ha deciso di permettere ai padroni di casa di giocarla, ammonendo correttamente Bradley alla fine della stessa.

Al 116'. Rodrigo Taddei riceve un secondo cartellino giallo - per un fallo su Borja Valero - e viene espulso. Il centrocampista impiega diversi secondi nel lasciare il recinto di gioco e per questo il gioco non riprende. Il Regolamento specifica infatti che:

Un calciatore titolare, di riserva o sostituito che è stato espulso deve abbandonare il recinto di gioco.

(da “Il Regolamento dei Giuoco del Calcio", edizione 2011, Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

Per recinto di gioco si intende:

il terreno di gioco, il campo per destinazione, le eventuali piste e pedane atletiche sino alla rete o altro mezzo appropriato di recinzione.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Guida Pratica AIA alla Regola 1 "Il Terreno di Gioco")

Rizzoli ha dovuto dunque attendere che Taddei entrasse nel tunnel degli spogliatoi per poter far proseguire il gioco.

Al termine dei 90 minuti regolamentari più recupero, il risultato si trovava ancora sullo 0-0. Il regolamento della competizione prevede in questo caso la disputa di due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno. Contrariamente all'intervallo tra primo e secondo tempo, ufficialmente non è prevista una pausa tra il termine del secondo tempo regolamentare e l'inizio del primo supplementare, anche se è prassi concedere qualche minuto per permettere ai giocatori di recuperare le forze.

In una gara devono essere disputati i tempi supplementari. I calciatori hanno il diritto ad una pausa tra i tempi supplementari?
È generalmente accettato che i calciatori abbiano diritto ad una pausa tra la fine dei tempi regolamentari e l’inizio di quelli supplementari. Non è previsto che ci sia un’altra pausa fra i due tempi supplementari, a meno che il regolamento della competizione preveda diversamente.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Guida Pratica AIA alla Regola 7 "La durata della gara")

Tra i due tempi supplementari si effettua invece il solo cambio di campo, e bisogna normalmente cercare di riprendere il gioco il più velocemente possibile.