Stessi uomini del derby e 4-2-3-1 ma arriva la prima sconfitta di Montella in campionato
C'è un quarto posto da conquistare, la Lazio e l'Udinese nel pomeriggio hanno perso e Montella non vuole lasciarsi sfuggire una ghiotta occasione. Anche per questo, contro la Juventus, propone la Roma votata all'offensiva che ha provato nella rifinitura di ieri. Sempre affidandosi al 4-2-3-1, sistema di gioco considerato ormai una garanzia per affidabilità e conoscenza da parte della squadra. Una curiosità: contro gli uomini di Del Neri, il 36enne mister romanista si affida alla stessa formazione che ha vinto il derby con la Lazio. A partire dalla catena di destra, formata da N. Burdisso (preferito a Cassetti appena ripresosi dalla pubalgia e destinato alla panchina) basso e Menez alto. Invariata invece quella mancina: a comporla come di consueto Riise terzino e Vucinic avanti a lui. Per il resto tutto uguale alle ultime uscite, Juan-Mexes al centro della difesa, Pizarro con De Rossi in mediana, Perrotta trequartista e Totti centravanti. La scelta dell'ex Aeroplanino sulle fasce si rivela subito valida, perché Mirko da una parte e Jeremy dall'altra riescono a mettere subito in soggezione i rispettivi dirimpettai, Motta per il montenegrino e Grosso per il francese. Tra l'altro, ad agevolare il compito del 24enne di Longjumeau, il fatto che il campione del mondo 2006 viene anche ammonito a metà primo tempo.
In particolare Vucinic è decisamente ispirato, passano proprio dai suoi piedi i palloni più pericolosi per la difesa avversaria. Intorno alla mezz'ora si scambiano di posizione Menez che va a sistemarsi alle spalle del Capitano e Perrotta, che si sistema davanti a Burdisso sulla destra. Il transalpino svaria su tutto il fronte d'attacco, cercando di togliere punti di riferimento alla retroguardia juventina. Nel complesso, la prima frazione di gioco è tra le migliori disputate dalla formazione giallorossa nel dopo Ranieri. La ripresa ricomincia con lo stesso assetto d'inizio gara. Montella deve peró sostituire Mexes, infortunatosi ad un ginocchio prima dell'intervallo. Philou prova a rientrare ma non ce la fa, dentro Cassetti che va a destra e Burdisso si accentra al fianco di Juan. Arriva il gol della Juventus con Krasic e per l'ultimo quarto d'ora entrano Borriello e Taddei in luogo di Vucinic e Perrotta. Neanche il tempo di modificare assetto (4-4-2 con Taddei e Menez sulle fasce oltre a Totti-Borriello in attacco) che Matri realizza il bis. Game over.