Spalletti resta al palo: pareggio con l'ultima in classifica
In questa prima giornata del girone di ritorno i giallorossi sono chiamati a un nuovo inizio, per inaugurare al meglio il secondo mandato di Spalletti. Di fronte il Verona ultimo in classifica, senza neanche una vittoria all'attivo. Per la Roma si tratta di un ritorno al passato, vista la riproposizione di quel 4-2-3-1 tanto caro al tecnico di Certaldo, col quale ha costruito le sue fortune e talvolta si è anche “eccitato”. Gli interpreti sono: Szczesny in porta; Torosidis, Manolas, Castan e Digne in difesa. La diga a due di centrocampo è composta da Pjanic e De Rossi, mentre Nainggolan è avanzato sulla trequarti in un ruolo “à la Perrotta”. Al suo fianco Florenzi da una parte e Salah dall'altra. La punta di sfondamento è Edin Dzeko. Tante dunque le novità rispetto alla formazione di Garcia, sia nel modulo che nei titolari. La più evidente riguarda la difesa, con gli inserimenti di Castan e Torosidis. Dalla parte opposta il 3-4-3 di Delneri, nel quale spicca il tridente inedito Wszolek-Pazzini-Rebic.
Comincia la partita e la prima giocata è una verticalizzazione centrale per Dzeko, troppo lunga per il bosniaco. Le indicazioni di Spalletti sono principalmente per De Rossi, perno davanti alla difesa insieme a Pjanic. Nei dieci minuti iniziali si vede una Roma all'arrembaggio, ma l'unica conclusione verso la porta è di Nainggolan dal limite, fuori misura. Dzeko viene all'apparenza coinvolto di più, rispetto a quando in panchina sedeva Garcia. La prima occasione degna di nota è però degli ospiti: il polacco Wszolek sollecita il connazionale Szczesny alla parata sul primo palo, dopo una convergenza in area. A metà primo tempo, la palla di De Rossi per Dzeko è invitante, ma l'attaccante sbaglia il controllo favorendo l'uscita di Gollini. La Roma, non trovando pertugi, preferisce concludere dalla distanza: imprecisi i tentativi di Pjanic e di Nainggolan. Non va meglio a Digne, il cui calcio di punizione da trenta metri finisce a lato. Sulla corsia di destra si aprono spazi e i giallorossi ne approfittano. Proprio da lì nasce un'azione che porta Dzeko a intervenire sotto misura centrando il palo. Poco male perché, qualche istante più tardi, De Rossi si inventa un colpo di tacco in area servendo Nainggolan, che con un rasoterra batte Gollini. È il primo gol dello Spalletti 2.0. In seguito Salah, che non è certo Dzeko, colpisce di testa sfiorando la rete. L'egiziano, due minuti più tardi, si trasforma in uomo-assist servendo Dzeko, il quale tira in curva. Si va così al riposo con la Roma in vantaggio.
La seconda frazione si apre con un nuovo duello ravvicinato tra polacchi Wszolek-Szczesny: è ancora il portiere ad avere al meglio. Al 50' sfortunato il Verona, Rebic si fa largo in area e prova il tiro a giro colpendo il montante. Ma la Roma c'è e cerca il colpo del KO, facendo salire a due il conto dei pali. Salah è perfetto in coordinazione e potenza col mancino, ma Gollini si supera deviando il pallone sul legno. L'egiziano è una furia e semina ancora il panico in area eludendo l'intervento di due difensori, prima di colpire a botta sicura. Sulla sua strada s'immola ancora Gollini. Al 61' il Verona ha un'occasione per rimettere in parità l'incontro: rigore concesso per l'intervento scomposto in scivolata da parte di Castan su Wszolek. Pazzini dagli 11 metri segna col brivido della traversa. Poco prima gli scaligeri si erano persi in un bicchiere d'acqua, con Rebic non abile a superare Szczesny. Il momento è favorevole agli ospiti e in questo frangente la Roma effettua una sostituzione: fuori Castan, dentro Rüdiger. Quando mancano 20 minuti, bello schema su un calcio piazzato dalla sinistra che libera al tiro Florenzi; facile la parata per Gollini. Poi ci prova anche De Rossi dalla distanza, fuori misura. I giallorossi sono in forcing, mentre il momento no di Dzeko continua, visto che il centravanti, servito ottimamente dal connazionale Pjanic, spreca calciando alto. Nel finale ancora lui ci mette il piede su un cross dalla sinistra, ma non riesce a indirizzarlo verso la porta. Il bosniaco ha la chance anche di testa, senza regalare i tre punti ai giallorossi. Il primo risultato della Roma di Spalletti è uguale all'ultimo di quella di Garcia: 1-1 in casa.