Perrotta nuovamente alle spalle di Totti, Florenzi assist man e la Roma vola
Dopo la promozione dell’ex collaboratore di Luciano Spalletti, Aurelio Andreazzoli, a tecnico della Roma, tutti hanno pensato che i giallorossi sarebbero tornati al 4-2-3-1 di spallettiana memoria. Il tecnico toscano ha invece deciso di passare alla difesa a tre, coprendo maggiormente la squadra con un atteggiamento più prudente e meno spregiudicato. Andreazzoli ha dichiarato di avere appreso qualcosa da tutti gli allenatori con cui ha collaborato e ieri l’impronta spallettiana è parsa chiara a tutti vedendo la disposizione del tridente. Il ritorno di Totti da prima punta, così come successo a Udine, con Perrotta e Florenzi ad inserirsi sfruttando i suoi assist. Uno schema questo che, pur con interpreti a volte diversi, ha fatto la fortuna del tecnico di Certaldo e che ora sembra dare maggiore equilibrio a quella del suo ex collaboratore. Sia Perrotta che Florenzi sono bravissimi a dare un contributo alla fase difensiva della squadra, sacrificandosi e aiutando i compagni per poi buttarsi in avanti con generosità e con un perfetto tempo di inserimento. Non è un caso che proprio l’ex centrocampista del Chievo sia andato più volte vicino al gol, colpendo prima una traversa per poi andare giù in area, dopo un contatto con Lucarelli. Questo schema favorisce anche gli inserimenti di Marquinho, sempre ispirati da Francesco Totti. Come in occasione della traversa di Perrotta, con l’azione innescata da un tacco in rotazione del Capitano giallorosso, che ha liberato nello spazio il numero sette brasiliano con una semplicità disarmante.
Nella ripresa prende la mira e dai 25 metri calcia una punizione che colpisce prima la traversa, poi il palo e rimbalza beffardamente nell’area piccola prima di defilarsi. L’urlo strozzato del pubblico è misto di incredulità e stupore ma Totti potrà rifarsi poco dopo, quando un’altra sua punizione batterà Mirante andando a chiudere la partita. Un tridente atipico come questo garantisce maggiore copertura ma inevitabilmente si perde qualcosa in fase di finalizzazione e anche ieri la Roma ha sprecato tanto, rischiando di farsi riprendere dal Parma. In pochi si aspettavano l’esclusione di Osvaldo ma l’italo argentino non sta giocando ai suoi livelli. Nelle ultime settimane, ad eccezione della gara contro la Juve, ha sempre deluso, non solo sotto l’aspetto realizzativo ma soprattutto sul piano della determinazione. L’Osvaldo di qualche mese fa servirebbe parecchio per dare consistenza e peso all’attacco dei capitolini ma questa Roma è meno bella ma molto più efficace e i risultati lo dimostrano con chiarezza.