Mai così male dai tempi di Luis Enrique e Zeman: appena tre punti in più

21.03.2019 21:30 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Mai così male dai tempi di Luis Enrique e Zeman: appena tre punti in più
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© foto di Federico De Luca

La sconfitta di sabato scorso contro la SPAL si è rivelata più pesante del previsto. Infatti, uscendo con zero punti dallo stadio Mazza, i capitolini hanno gettato all’aria la possibilità di rosicchiare punti a Milan o Inter, impegnate nel derby. Con la vittoria dei nerazzurri nella stracittadina della Madonnina, la squadra di Spalletti è tornata al terzo posto con 53 punti, con gli uomini di Gattuso fermi a 51 e la Roma quinta a 47, a 4 lunghezze dal vitale quarto posto sinonimo di qualificazione alla prossima Champions League.

Ranieri, nell’immediato post-gara, sia pubblicamente che nello spogliatoio, ha strigliato i suoi in vista di questo finale di stagione che potrebbe rivelarsi ulteriormente fallimentare se non ci sarà la scossa nelle ultime 10 giornate.

Per capire il momento di difficoltà della Roma basta analizzare i punti conquistati dai giallorossi dopo 28 giornate e confrontarli al passato. Da quando c’è la proprietà americana, i giallorossi hanno ottenuto meno punti solo in due occasioni.

Infatti, nelle annate 2011/2012 e 2012/2013, divise tra Luis Enrique, Zeman e Andreazzoli, la Roma ha raggiunto 44 punti dopo 28 giornate, un misero bottino che l’ha portata a chiudere settima con lo spagnolo e sesta la stagione successiva. In entrambi i casi, i giallorossi non hanno conseguito la qualificazione alle coppe europee, penalizzati nel 2012/2013 dal ko nella finale di Coppa Italia del 26 maggio contro la Lazio: con la vittoria del trofeo, i biancocelesti settimi in campionato hanno tolto, di fatto, il posto in Europa League agli eterni rivali cittadini.

Molto meglio, invece, è andata nelle altre circostanze. Nel primo anno di Garcia, la Roma ha conquistato 64 punti in 28 giornate (record di questa speciale classifica), chiudendo seconda con 85. Il tecnico francese ha fatto peggio l’annata seguente con 53 punti, riuscendo comunque a confermare la seconda piazza pur con 15 punti in meno. Il terzo anno, invece, Garcia fu esonerato esattamente alla fine del girone d’andata per far posto a Spalletti. I due hanno portato la Roma a quota 56 dopo 28 giornate, arrivando a 80 e un terzo posto valevole come qualificazione al preliminare di Champions League (con eliminazione subita dal Porto).

Nel 2016/2017, Spalletti ha guidato i giallorossi al record storico degli 87 punti, valevoli il secondo posto, dopo averne conquistati 62 al turno numero 28.

Con l’avvento di Di Francesco, i capitolini hanno avuto un piccolo calo arrivando a 56 punti in questo frangente di campionato ma chiudendo terzi a 77 e, soprattutto, con una semifinale di Champions League alle spalle.

Pertanto, gli attuali 47 punti, considerati questi precedenti appena analizzati, potrebbero non bastare a Ranieri per ottenere il fondamentale quarto posto ma non solo perché a rischio c’è anche la qualificazione all’Europa League. Dopo 5 anni consecutivi finiti sul podio della Serie A, restare addirittura fuori dalle coppe europee per una stagione porterebbe all’ennesima rivoluzione, ma sicuramente con effetti più drastici.