Le reazioni della Roma dopo le coppe: solo un ko a settembre
Dal comunicato di ieri sera intorno alle 18, la stagione della Roma è ufficialmente cambiata. Infatti, Eusebio Di Francesco non è più il tecnico della formazione giallorossa, avendo pagato a caro prezzo il terribile (calcisticamente parlando) inizio di marzo, con il 3-0 subìto al derby e l’eliminazione dalla Champions League per mano del Porto. In attesa della nomina ufficiale del nuovo allenatore (Ranieri), i giallorossi devono però pensare alla sfida contro l’Empoli di lunedì sera, la prima finale per la conquista del quarto posto.
Nel corso degli anni non è raro trovare esempi di molte squadre che, dopo un incontro in ambito europeo, abbiano mollato qualcosa nel turno successivo di campionato, anche contro avversari sulla carta più deboli.
Durante questa stagione, la Roma è stata spesso (praticamente sempre) accusata di non avere una tenuta mentale soddisfacente tale da poter arginare ostacoli più o meno ostici. Tuttavia, i giallorossi hanno tirato fuori gli attributi proprio a seguito di una sfida di Champions League.
In verità, dopo il 3-0 subìto a settembre al Santiago Bernabeu, partita che ha segnato l’esordio assoluto di Nicolò Zaniolo, pochi giorni dopo i capitolini sono naufragati in casa del Bologna di Filippo Inzaghi (esonerato poche settimane fa). Ma fu un fuoco di paglia.
Infatti, rifilato il 5-0 al Viktoria Plzen, la Roma si è imposta 2-0 a Empoli, con tanti ringraziamenti a Ciccio Caputo per l’errore dal dischetto, che avrebbe potuto portare i toscani sull’1-1.
Inflitto un sonoro 3-0 al CSKA Mosca, i giallorossi hanno sfiorato l’impresa al San Paolo, venendo raggiunti negli istanti finali dal lampo di Mertens. Battuti i russi nel ritorno, la domenica seguente la Roma si è imposta facilmente sulla Sampdoria con il punteggio di 4-1.
Arrivati allo scontro diretto per il posto nel girone, i capitolini sono caduti all’Olimpico 2-0 contro il Real Madrid, pareggiando l’incontro di campionato con l’Inter per 2-2, con le tante polemiche nel post gara per il mancato rigore assegnato a Zaniolo.
Nell’ultima e ininfluente sfida del girone, la Roma perde 2-1 a Plzen ma si riscatta, dopo tantissima sofferenza, battendo 3-2 il Genoa e ringraziando Di Bello e tutta la sezione arbitrale per non aver ravvisato il fallo di Florenzi su Pandev in area.
Infine, rifilato il 2-1 al Porto nell’andata degli ottavi di finale di Champions League, i giallorossi hanno replicato lo stesso risultato al Bologna, ottenendo probabilmente di più di quanto avrebbero in realtà meritato.
Allargando il discorso anche ai match di Coppa Italia, la Roma ha piegato 3-2 il Torino dopo essersi sbarazzata della Virtus Entella per 4-0 e, a seguito del rovinoso 7-1 di Firenze, ha impattato 1-1 contro il Milan in una delle uscite stagionali più convincenti, fermata da un Donnarumma in versione Superman.
Pertanto, il bilancio degli incontri post-coppe è decisamente positivo dal momento che consta 5 vittorie, 3 pareggi e un solo ko, risalente al 23 settembre scorso. A prescindere dalla caratura dell’avversario, lunedì sera ci sono tutti i presupposti per compiere il proprio dovere contro l’Empoli.
Prossima partita: Roma-Empoli, lunedì 11 marzo ore 20:30
Probabile formazione (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Manolas, Jesus, Santon; Nzonzi, Cristante; Kluivert, Zaniolo, El Shaarawy; Schick.
Probabile formazione (4-3-3): Olsen; Florenzi, Manolas, Jesus, Santon; Cristante, Nzonzi, Zaniolo; Kluivert, Schick, El Shaarawy.
Ballottaggi: Jesus/Marcano.
In dubbio: Ünder, Pastore.
Indisponibili: De Rossi, Pellegrini.
Squalificati: Kolarov, Fazio, Dzeko.