La duttilità di Cristante e Pellegrini
Brutte notizie per Claudio Ranieri dopo la seconda vittoria consecutiva conquistata contro l’Udinese. Capitan De Rossi, infatti, si ferma per 2-3 settimane per una lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra. I guai a centrocampo, però, non sono finiti dal momento che Nzonzi soffre di un’infiammazione al ginocchio sinistro ed è seriamente in dubbio per sabato sera. Pertanto, Cristante e Pellegrini si candidano a diventare i fari del centrocampo giallorosso nelle prossime sfide, accomunati da un destino simile.
CRISTANTE – Il giorno della sua presentazione, l’ex ds Monchi aveva dichiarato: “Abbiamo acquistato il miglior centrocampista della passata stagione”. Numeri alla mano, i 12 gol su 47 apparizioni complessive in tutte le competizioni davano pienamente ragione al dirigente spagnolo. Cristante, però, aveva mostrato il meglio di sé a Bergamo giocando centralmente sulla trequarti e sfruttando molto gli inserimenti, stile Simone Perrotta. Giunto nella Capitale, però, Di Francesco lo ha posizionato mezzala nel suo 4-3-3, ruolo comunque apprezzato dal giocatore come dichiarato qualche anno fa in un'intervista: "So lanciare i compagni a rete e mi trovo bene davanti alla difesa, così come da mezzala. Ma se devo scegliere io, dico mezzala. Mi piace molto inserirmi, provarci, farmi vedere in zona gol".
Le prime prestazioni con la maglia capitolina, però, lasciano piuttosto a desiderare, con i pacati tifosi giallorossi pronti a gridare al “grande flop”. Con il passaggio al 4-2-3-1, anziché tornare sulla trequarti (il motivo lo sveliamo tra poco), Cristante viene schierato in mediana accanto a uno tra Nzonzi (spesso) e De Rossi (poco). Inizialmente, il centrocampista italiano sembra fare ulteriormente fatica, salvo abituarsi gradualmente al ruolo ottenendo buoni riscontri, non ultima la prestazione di sabato scorso contro l’Udinese.
PELLEGRINI – Così come Cristante, anche il numero 7 ha avuto un pessimo avvio di stagione come mezzala, ruolo ricoperto molto spesso in passato. In questo caso, la svolta è datata 29 settembre 2018, giorno del derby. Pellegrini parte dalla panchina, ma entra poco prima della fine del primo tempo per un infortunio accorso a Pastore. In quel frangente, l’italiano si posiziona al centro della trequarti nel 4-2-3-1 e, come l’Araba Fenice, risorge: gol di tacco, giocate di classe e derby vinto 3-1. Da quel momento, Pellegrini sbaraglia la concorrenza e si conquista un definitivo posto da titolare in quella posizione, relegando in panchina il Flaco Pastore (comunque spesso ai box) e, di fatto, “costringendo” Cristante a restare più arretrato.
INTER-ROMA – La sfida contro l’Udinese ha emesso il suo verdetto: con le due punte insieme Schick e Dzeko la Roma ha faticato molto a imbastire azioni pericolose. Con l’uscita dal campo del ceco, l’inserimento di Pellegrini e il passaggio al 4-2-3-1, la manovra è apparsa subito più fluida e i giallorossi hanno portato a casa l’intera posta in palio. Ranieri confermerà questo sistema di gioco anche a San Siro ma, complice il ko di De Rossi e il dubbio legato alle condizioni di Nzonzi, la mediana sarà affidata a Cristante e Pellegrini. Come descritto in precedenza, i due hanno dimostrato di saper ricoprire, con alterne fortune, diversi ruolo in mezzo al campo: nell’ennesima situazione di emergenza-infortuni, la loro duttilità non potrà che far comodo a Ranieri in vista delle ultime uscite.
Prossima partita: Inter-Roma (sabato 20 aprile ore 20:30)
Probabile formazione (4-2-3-1): Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Pellegrini; Ünder, Zaniolo, El Shaarawy; Dzeko.
Ballottaggi: Nzonzi/Pellegrini, Pellegrini/Zaniolo, Zaniolo/Ünder.
In dubbio: Nzonzi.
Indisponibili: Santon, Karsdorp, De Rossi.
Diffidati: Cristante, Florenzi, Zaniolo, Schick.
Squalificati: -