L'Olimpico accoglie Mohamed Salah
Non solo Edin Dzeko: la serata dell’Opening Day è stata la prima notte giallorossa all’Olimpico, dopo il positivo esordio di Valencia, anche per Mohamed Salah, messo in campo dal primo minuto da Garcia nel tridente appena rimosso dalla carta di imballaggio insieme al bosniaco e a Iago Falque. L’egiziano è stato accolto in modo molto caloroso dallo stadio, sia durante la presentazione prepartita che nel corso del match vero e proprio, ma contrariamente a quanto accaduto al Mestalla, dove pronti-via aveva fatto vedere le sue grandi qualità palla al piede, contro il Siviglia l’ex fiorentino ha inizialmente faticato a prendere le misure: un tiro alle stelle, qualche errore in appoggio - clamoroso un due contro uno in cui poteva mettere Dzeko solo davanti alla porta - e un controllo sbagliato, errori dettati forse dall’emozione di vestire nella Capitale la maglia attesa da gennaio e faticosamente ottenuta dopo un’estenuante trattativa. Col passare dei minuti, però, il numero 11 ha alzato i giri del motore della qualità e ha fatto vedere la sua intesa già di buon livello con i compagni, con l’uno-due con Pjanic e l’assist a Dzeko per il gol del 3-0, e la sua capacità sottoporta, con il tiro sotto la traversa del 5-0, non così semplice come poteva sembrare a prima vista.
E siamo solo all’inizio: la sua velocità, unita alla potenza dell’ex attaccante del Manchester City, sarà un’arma utilissima contro difese che saranno giocoforza ben più chiuse di quella del Siviglia nella prima ora di gioco, e le combinazioni tra i due potrebbero diventare un vero e proprio bug da sfruttare in caso di difficoltà di manovra collettiva. 9 e 11, prima e seconda punta: da tanto non si vedevano, tanto potranno dare.