I DUELLI DI PALERMO-ROMA: L'aria di Palermo può far bene a Kjaer, ma attenzione a Miccoli. Palermo in emergenza difensiva, Borini può far male
Luis Enrique ha ragione, la partita con il Palermo è difficile, ma è alla portata della Roma che, se gioca come sa, può creare seri problemi a Bortolo Mutti. I rosanero sono però imprevedibili e guai a sottovalutarli. Dopo aver rifilato 5 gol alla Lazio, Miccoli e compagni ne hanno presi 4 dal Siena e altrettanti dal Milan, segnandone uno solo ai toscani. La Roma anche arriva da due sconfitte contro Lazio ed Atalanta, che hanno iniziato a far dubitare anche i fedelissimi sul progetto legato all'asturiano.
Le difficoltà mostrate dalla difesa giallorossa sono preoccupanti, e l'infortunio di Juan, che obbliga l'inserimento dell'ex Kjaer come titolare al fianco di Heinze, non rincuora l'ambiente romanista.
Sul fronte siciliano le cose in difesa non vanno tanto meglio, e l'assenza di Migliaccio pesa non poco sull'assetto arretrato della squadra di Mutti. Al suo posto dovrebbe giocare Munoz, un altro che è arrivato come giovane promessa, ma che ancora fatica a conquistare la fiducia di tutti.
Il gioco della Roma e quello del Palermo sono gli antipodi l'uno dell'altro, ma soffrono entrambi la rapidità delle ripartenze a causa di difese poco stabili. In questo scenario si potranno accendere duelli personali anche interessanti.
BORINI – MUNOZ: Il giovane attaccante giallorosso sta maturando a vista d'occhio e ormai è riconosciuto da tutti come una delle sorprese più belle del calcio nostrano. Classe '91 sembra l'unico della Roma ad aver capito cosa Luis Enrique vuole dai propri giocatori, impegno ed intensità. Non si ferma un attimo, corre avanti e indietro per il campo e sa farsi trovare pronto a buttarla dentro quando necessario. Domani, causa emergenza, la difesa del Palermo si dovrebbe presentare con Mantovani e Munoz. L'ex Chievo ha già collezionato 14 presenze in questa stagione e alterna buone prestazioni ad altre sottotono, un po' come tutta la squadra, mentre l'argentino non sembra riuscire a trovare la sua dimensione nel nostro campionato. Arrivato per sostituire Kjaer, non è ancora riuscito a lasciare il segno, e dopo una stagione con più bassi che alti come l'anno scorso, quest'anno ha visto il terreno di gioco solo 9 volte. È forte fisicamente, ma va in difficoltà quando viene puntato da giocatori più rapidi di lui e fatica a tenere bene la propria posizione. Con Lamela e Borini intorno potrebbe avere diversi problemi di orientamento.
MICCOLI – KJAER: Domani il Kjaer visto quest'anno deve pregare che Miccoli sia lo stesso che ha giocato contro Siena e Milan, altrimenti sono guai. Il danese sfida la squadra da cui è stato lanciato nel calcio che conta e che ha lasciato come futuro fenomeno. Due anni dopo ritorna al Barbera come uno dei più disastrosi difensori di questa Serie A. La sensazione è che Zamparini non lo rimpianga in modo particolare e che Sabatini ci penserà un bel po' prima di pagarne il riscatto. Il giovane difensore domani dovrà vedersela con un suo ex compagno che conosce bene e che lo conosce bene. Quando è in forma l'attaccante salentino non si tiene, sguscia da tutte le parti e sa lanciare i propri compagni come pochi. Contro difese alte e distratte l'attacco del Palermo sa essere micidiale (chiedere alla Lazio per la conferma) e Miccoli rappresenta il motore del reparto offensivo rosanero. I romanisti dovranno sperare che l'aria di Palermo faccia bene a Kjaer e che magari possa tornare quello che i tifosi siciliani e non solo hanno ammirato per i suoi primi due anni italiani.
ILICIC – DE ROSSI: Dopo l'opaca prova dello sloveno contro il Milan, Mutti ha ancora qualche dubbio su chi schierare dietro le punte, ma probabilmente Ilicic si giocherà la sua seconda chance a discapito del collega Zahavi che dovrebbe partire ancora una volta dalla panchina. Come tutto il Palermo, Ilicic sta attraversando una stagione particolarmente altalenante e non riesce a fare la differenza sulla trequarti campo, come invece riusciva a fare l'anno scorso. Ripetersi è sempre difficile, ma la giovane età e i numeri che ogni tanto ancora tira fuori dal cilindro fanno ben sperare i siciliani anche per la gara di domani, quando di fronte avrà Daniele De Rossi. Il centrocampista giallorosso non ha certo brillato con la Lazio, commettendo qualche errore di troppo, ma il fatto che il centrocampo giallorosso non possa prescindere da lui è fuori discussione. Il vero metronomo è lui, e domani che mancherà anche Pjanic dovrà sforzarsi un po' di più anche in fase offensiva visto che al posto del bosniaco dovrebbe giocare Marquinho, che ancora deve entrare perfettamente negli schemi del tecnico Luis Enrique.