Da Diego a Dzeko, Spalletti ritrova la Juve quasi 7 anni dopo
Tante storie d'amore, anche le più belle, trovano la loro data di scadenza: quella del primo rapporto tra Luciano Spalletti e la Roma segna 30 agosto 2009, giorno di Juventus-Roma. Dopo un'estate difficile, culminata con un mercato assolutamente immobile, il tecnico mette in campo la squadra migliore di cui dispone, senza quei rinforzi che aveva richiesto a gran voce: all'Olimpico termina quindi 3-1 per gli ospiti, con Diego e Felipe Melo - guarda caso i colpi più costosi del mercato bianconero - sugli scudi. Dopo il 90', in sala stampa, uno Spalletti nervoso come non lo si era mai visto scaglia l'ormai celebre Filippica contro la sua squadra, accusata da quel tecnico che l'aveva portata sui picchi d'Europa di aver lasciato agonismo e spirito di sacrificio a casa.
Si consumava dunque il capitolo finale di quell'avventura, tanto bella quanto intensa. Ma, una volta rotto il giocattolo, i sorrisi e le esultanze lasciavano posto ad amarezza e malinconia, per quel ciclo spettacolare terminato forse troppo presto. Di lì a poche ore Spalletti si sarebbe dimesso, lasciando la panchina più importante della sua carriera a Ranieri e accasandosi allo Zenit San Pietroburgo
Ma quello che c'era stato tra il tecnico di Certaldo e la Roma (e, soprattutto, Roma) non poteva essere cancellato con un colpo di spugna e, così, più di sei anni e altrettanti allenatori dopo, quel legame mai del tutto spezzato, ma solo allentato, compie il suo naturale corso e va ricongiungendosi a inizio 2016: Rudi Garcia viene allontanato dal suo incarico e chi, per sostituirlo, meglio di quel tecnico che aveva regalato all'Europa la Roma più spettacolare degli ultimi decenni?
L'inizio incerto col Verona ora deve essere superato senza strascichi, perché l'esame di domenica è di quelli ai limiti dell'impraticabile, contro quella Juventus - assolutamente lanciatissima - che aveva segnato la fine del primo amore tra Spalletti e la sua Roma. Una gara che dovrà essere giocata non solo con un'intensità e un carattere da grande, ma che dovrà essere impeccabile anche tatticamente: il tecnico studia un cambio rispetto a domenica scorsa, con il 3-5-2 già sperimentato tanti anni fa a Udine pronto, forse, a fare il suo esordio. Chi ha tempo non aspetti tempo: dalla Juventus alla Juventus, Spalletti rilancia la Roma.