Bojan, il piccolo fenomeno stecca la prima: c'è da lavorare ma è un talento puro

13.09.2011 18:00 di  Emanuele Melfi   vedi letture
Bojan, il piccolo fenomeno stecca la prima: c'è da lavorare ma è un talento puro
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Arrivato in pompa magna nell'estate della rivoluzione giallorossa, Bojan Krkić Pérez, 21 anni appena compiuti, ha già avuto modo di rendersi conto che Roma non è Barcellona. Per tanti motivi.

Cresciuto nel settore giovanile più famoso al mondo, il piccolo attaccante spagnolo - grazie soprattutto al lavoro svolto dietro le quinte da Luis Enrique - ha creduto fortemente nel progetto ambizioso del trio DiBenedetto-Baldini-Sabatini, accettando il trasferimento nella Capitale nel tentativo di rilanciarsi dopo un paio di stagioni sbiadite per via di una concorrenza micidiale nel club catalano. Dopo la cocente e devastante eliminazione dall'Europa League, tutti, tifosi e addetti ai lavori, speravano in un altro esordio in campionato, ma il Cagliari di Ficcadenti ha dimostrato - se mai ce ne fosse stato bisogno - che in Italia un'organizzazione di gioco valida e solida vale di più di un curriculum di tutto rispetto. L'attaccante giallorosso ha i numeri per diventare un campionissimo ma dà spesso l'impressione di non essersi ancora calato nella mentalità italiana di intendere il calcio; servirà tempo per capire l'inutilità della ricerca ossessiva del dribbling anche quando questo è pressoché impossibile da realizzare. Contro il Cagliari è successo proprio questo: la voglia di stupire, la voglia di trovare il guizzo vincente ha portato Bojan ad estremizzare ogni sua azione. Non solo: il numero 14 è sembrato andare sempre in difficoltà con i difensori avversari per via della differenza di fisicità che è apparsa fin troppo chiara. Risultato: l'ex Barça è stato impalpabile, deludente. Luis Enrique, come del resto tutto il popolo romanista, crede fortemente in lui e fin qui gli ha sempre affidato una maglia da titolare. Gli applausi, seppur timidi, al momento della sostituzione con il più fresco e smaliziato Marco Borriello, sono il segno evidente che in questo ragazzo i tifosi ripongono la loro speranza.

Bojan è il futuro, ma dovrà lavorare molto anche sotto il profilo psicologico: ci raccontano l'attaccante di Linyola come un ragazzo molto sensibile e questo, in un mondo del calcio spietato in cui contano solo i risultati, potrebbe giocare a suo sfavore.

Di una cosa, però, siamo certi: Bojan Krkić Pérez è un giovane talento puro e in quanto tale va coccolato e aspettato.