Bacca e Dzeko: rendimenti diversi, stesso finale?
La sfida di sabato sera tra Milan e Roma sarà l'occasione di vedere all'opera da una parte Carlos Bacca e dall'altra Edin Dzeko (Spalletti permettendo), che all'andata dovette sedersi in tribuna causa squalifica rimediata contro il Genoa nell'ultima giornata dell'anno solare 2015.
Nella scorsa sessione estiva, come molti ricordano, la Roma sembrava veramente vicina all'acquisto dell'attaccante colombiano, autentico trascinatore, a suon di gol, delle vittorie in Europa League del Siviglia. Il giocatore, infatti, era stato seguito da Walter Sabatini al lavoro per regalare un bomber alla Roma, che aveva appena concluso la stagione sì al secondo posto, ma con il settimo attacco del campionato, troppo poco per una squadra che da anni cerca di ottenere il quarto scudetto. All'improvviso, però, ecco l'offensiva del Milan, che in poco tempo si accorda con il club andaluso per il pagamento dei 30 milioni di euro previsti dalla clausola rescissoria per l'attaccante colombiano, che il 2 luglio veniva annunciato come nuovo giocatore rossonero.
Walter Sabatini, vistosi soffiare dall'amico Adriano Galliani il potenziale obiettivo, non si è perso d'animo e poco più di un mese dopo, la Roma ufficializzava l'ingaggio di Edin Dzeko, accolto a Fiumicino da migliaia di tifosi entusiasti in un'atmosfera che ricordava quella che la Curva Sud, nell'estate 2000, riservò a un certo Gabriel Omar Batistuta.
Di quell'accoglienza così entusiastica e piena di speranza, però, è rimasto solo che uno sbiadito ricordo. Infatti, i freddi numeri di Edin Dzeko dicono che il giocatore ha disputato complessivamente 38 partite con la maglia della Roma (7 in Champions League, 30 in campionato e una in Coppa Italia), per un totale di 2548' di gioco (481' in Champions League, 1947' in campionato e 120' in Coppa Italia). Per quanto concerne i gol fatti, Dzeko è riuscito a malapena ad arrivare in doppia cifra con 10 reti in tutte le competizioni (2 in Champions League e 8 in campionato) per una media reti pari a 0,26. Troppo poco per uno che era arrivato nella Capitale con ben altre aspettative. Sul suo rendimento, a onor del vero, pesa anche un infortunio patito il 26 settembre contro il Carpi che lo ha tenuto fuori gioco per circa un mese e, paradossalmente, l'avvento di Luciano Spalletti, con il quale il bosniaco ha gradualmente trovato meno spazio rispetto alla gestione Rudi Garcia.
Ben altri, invece, sono i numeri di Carlos Bacca che, nella disastrosa sin qui stagione del Milan, è risultato senza ombra di dubbio il migliore della squadra rossonera. Il colombiano ha disputato complessivamente 41 partite (37 in campionato e 4 in Coppa Italia) per un totale di 3364' di gioco (3080' in campionato e 284' in Coppa Italia), arrivando a segnare 19 reti (17 in campionato e 2 in Coppa Italia) per una media di 0,46.
Questi numeri, dunque, attestano che il rendimento di Carlos Bacca, potenziale attaccante giallorosso la scorsa estate, è stato di gran lunga superiore a quello di Edin Dzeko. Eppure, c'è un dato che accomuna i due giocatori: entrambi potrebbero lasciare l'Italia a fine stagione. Infatti, circolano voci sul fatto che Bacca possa richiedere di essere ceduto qualora il Milan punti su un clamoroso ritorno di Ibrahimovic oppure che non si qualifichi per la prossima Europa League. Dall'altra parte, sembra difficile pensare a un ruolo da comprimario per Edin Dzeko con la Roma. Spalletti ha da tempo deciso: il tridente titolare è quello leggero composto da Salah, Perotti ed El Shaarawy con l'argentino ad agire come falso nueve. Se in estate non ci saranno stravolgimenti, Dzeko sembra destinato a partire molto spesso dalla panchina, un'ipotesi che nemmeno un anno fa non sembrava preventivabile.