Zamparini: "La moviola in campo rasserena tutti"
Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, per denunciare gli episodi che a suo dire hanno penalizzato la squadra in quest'inizio di campionato, domani farà pubblicare una lettera su un importante quotidiano sportivo con la quale chiede «solo collaborazione». «Non parlo di malafede degli arbitri - dice Zamparini, intervenendo a Radio Radio - ma chiedo collaborazione». «Quello degli arbitri - tuona il patron del club rosanero - è un problema antico, mi auguravo in un'inversione di tendenza dettata dal cambio di consegne fra Collina e Braschi, invece... A questo punto, mi auguro che le difficoltà degli arbitri siano legate all'interpretazione del regolamento». Zamparini si sente defraudato. «La statistica è molto importante per me e non può stabilire che ci sono 11 episodi a sfavore del Palermo - spiega -. E come se alla roulette uscisse sempre il rosso o sempre il nero: questo non è possibile. Mi farò promotore della moviola in campo e cercherò di promuoverla anche presso le altre leghe europee; la moviola porterà più serenità, sia per noi dirigenti che per gli arbitri». A proposito dei 'fischiettì, Zamparini sostiene che «gli arbitri dei dilettanti sono migliori di quelli nostri. È stupido cambiare la regola sull'espulsione dei portieri che intervengono in uscita, ed è stata inventata evidentemente da un cretino: con la velocità del calcio di oggi, gli arbitraggi di una volta non bastano più.
E poi, non è possibile che la classe arbitrale non abbia il controllo della Lega, la sua autonomia non è ammissibile». Per quanto riguarda il 'suo' Palermo, Zamparini ribadisce che non cederà Pastore, «nemmeno per 60 milioni, perchè mi vorrei ancora divertire molto con lui. Non voglio far soldi con il calcio, non mi interessa, quindi se posso lo tengo. Non sono riuscito a trattenere Cavani, spero di riuscirci con Pastore; Cavani voleva andar via da 3 anni. Per trattenere i campioni occorre alzare i loro stipendi». Infine, uno sguardo al campionato. «La Lazio in testa e la Roma in coda sono episodi d'inizio stagione - fa notare -. Quest'anno l'inizio di campionato sta durando più del previsto. Mi ricordo che anche noi nel 2006/07 eravamo in testa alla classifica e poi arrivammo ad oltre 20 punti dall'Inter». «Per la Champions temo più la Roma della Lazio», conclude.