Us Soccer Players - Ecco la Roma di DiBenedetto
Il sito americano ussoccerplayers.com ha pubblicato un articolo, a firma di Clemente Lisi, per descrivere al pubblico d'oltreoceano come si stia evolvendo la Roma di Thomas DiBenedetto.
Nell'articolo viene evidenziato come nessun top club, finora, fosse stato gestito da una proprietà americana: “Essere italo-americano ed essere cresciuto con un padre che ha amato tutto ciò che è italiano mi ha aiutato”, ha spiegato DiBenedetto. “Quando i miei soci del Fenway Sports Group hanno deciso di acquistare il Liverpool, ho deciso di andare per conto mio. Quando c’è stata l’occasione di acquisire la Roma, sapevo che era la mia opportunità e ho deciso che lo fosse anche per noi”. DiBenedetto ha inaugurato a gennaio il “Sole Cuore Village”, poco fuori lo Stadio Olimpico. Viene definito dall'autore dell'articolo "a metà tra un luogo di divertimento, ed un luogo di ritrovo, è un posto dove i tifosi di ogni età possono trascorrere il tempo prima delle gare casalinghe. E'un qualcosa che non è stato mai associato ad un club di calcio in Italia". DiBenedetto vuole usufrire dello stile americano nel marketing e nelle sponsorizzazioni per aiutare la Roma a competere con squadre come Juve e Milan.
“Puntiamo in alto - le parole del numero uno giallorosso - Il nostro primo obiettivo è vincere e vogliamo anche che i tifosi godano dell’esperienza allo stadio nel modo migliore possibile”.
Capitolo Stadio - Lisi sottolinea come, esclusa la Juventus, gli altri club giochino in stadi di proprietà delle istituzioni comunali, che ogni anno li affittano a ciascun club. Lentamente, le società italiane si stanno convicendo che la costruzione e la gestione di stadi di proprietà, come già accade negli Stati Uniti e nella Premier inglese, porterebbe ad una migliore gestione dell’impianto e a maggiori flussi di denaro.
“Stiamo lavorando su questo”, ha spiegato DiBendetto. “Speriamo di venire a capo di questa situazione al più presto. Lo stadio Olimpico è meraviglioso, ma è solo che è stato realizzato per le Olimpiadi”.
L'articolo poi ricorda che il Governo italiano ha rinunciato alla candidatura per le Olimpiadi del 2020 ma questo non sarà un problema per il numero uno della cordata statunitense. DiBenedetto, partner di Fenway Sports Group, ha maturato esperienza lavorando per una società che ha acquisito il Boston Red Sox e realizzato NESN, un canale TV via cavo dedicato allo sport. La società ha accettato di acquistare il club inglese del Liverpool nell’ottobre 2010 , anche se DiBenedetto non ha avuto alcun coinvolgimento in tale affare. Questa sinergia potrebbe portare all'organizzazione di un'amichevole tra le due squadre, la prossima estate. La rivoluzione di DiBenedetto non appare nel lavoro quotidiano dei giocatori, ma si sta realizzando qualcosa che sta cambiando il club.
“Penso che il club abbia un futuro luminoso”, ha detto l’attaccante Francesco Totti, che ha fatto parte dell’Italia campione del Mondo nel 2006 . “I risultati arriveranno. Ci vuole tempo per un nuovo presidente e allenatore per abituarsi ad un certo sistema”.
Capitolo Luis Enrique - L'articolo ricostruisce le fasi dell'ingaggio di Luis Enrique, definito "un tecnico giovane che proviene dal Barcellona, che ha portato a Roma lo stile spagnolo offensivo, con risultati altalenanti".
Il giornalista ricorda che l'infortunio di Francesco Totti, ad inizio stagione, non ha aiutato la squadra ma "a differenza dei proprietari delle squadre italiane, che sono pronti a esonerare un allenatore dopo una serie di sconfitte, DiBenedetto e i suoi consiglieri hanno bloccato Luis Enrique, nonostante le richieste provenienti dagli addetti ai lavori e dagli appassionati, che ne chiedevano l’esonero".
“Credo che, quando la Roma mi ha assunto, stessero cercando qualcosa di giovane - ha detto il tecnico - Abbiamo bisogno di rinforzi, ma ci siamo concentrati sui giovani. Quando ho parlato con DiBenedetto, sapevano che ero un allenatore dalla mentalità offensiva e che i tifosi vengono e si divertono. E ‘l’unico modo che conosco per giocare. Alla fine della stagione sapremo come è andata”.
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Clemente Angelo Lisi, giornalista con base a NY, è un reporter del quotidiano New York Post, ed è l'autore del libro " A history of the World Cup: 1930-2006" (Scarecrow Press, 2007).
Il profilo Twitter di Clemente Lisi: @clementelisi.