Spezia, Platek: "Delusi, ma ci rialzeremo"

13.06.2023 03:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: ANSA
Spezia, Platek: "Delusi, ma ci rialzeremo"
Vocegiallorossa.it

(ANSA) - LA SPEZIA, 12 GIU - "Siamo qui a dover fare i conti con una dura realtà che nessuno di noi avrebbe voluto affrontare. In questa stagione gli sforzi profusi non sono stati sufficienti e i prossimi giorni saranno necessari per analizzare il campionato appena concluso, capire cosa non ha funzionato e tracciare una linea da seguire per ripartire, mettendo il bene dello Spezia Calcio davanti a tutto". Queste le parole affidate al sito ufficiale del club da Philip Platek, presidente dello Spezia, all'indomani della retrocessione del club ligure dalla serie A dopo tre anni consecutivi di militanza. Fratello del proprietario, Robert Platek, è l'uomo più vicino alle sorti della società, avendo frequentato l'Italia assiduamente negli ultimi due anni. Periodo in cui "abbiamo ben compreso cosa significa il calcio nel Golfo dei Poeti. Quello tra squadra e popolo spezzino è un connubio che dura da ben 117 anni, oltre un secolo di battaglie sportive in cui lo Spezia Calcio ha sempre saputo rialzarsi dopo ogni frenata e anche questa volta lo farà con orgoglio, coraggio e quella fiera identità che ha consentito alle Aquile di arrivare a vincere contro club storici, successi che per generazioni di tifosi aquilotti avevano rappresentato soltanto un sogno".

Lo Spezia ha battuto, tra le altre, due volte Milan e Napoli e una volta l'Inter nei suoi tre anni in serie A. "Siamo profondamente delusi e arrabbiati per non esser riusciti a raggiungere il nostro obiettivo e ancor di più per le lacrime dei nostri tifosi, che hanno sempre dimostrato di essere un pubblico da Serie A in queste tre storiche stagioni passate nell'élite del calcio italiano. Un doveroso ringraziamento va ai nostri tifosi per il loro appassionato sostegno dimostrato lungo tutta la stagione ed è proprio dalla loro energia che dovremo ripartire per rialzarci immediatamente. Oggi non è il momento di aggiungere ulteriori parole, bensì di riflettere e metabolizzare quanto accaduto". (ANSA).