Sonetti: "Cagliari e Roma in un momento delicato, sarà una gara difficile"
Nedo Sonetti non è certo un tipo banale. Negli anni il grande pubblico ha imparato ad apprezzare il vulcanico tecnico di Piombino anche, e soprattutto per la sua schiettezza. Intervenuto ai microfoni di Radio Incontro "Passione Nostra", Sonetti dice la sua sulla prossima sfida dei giallorossi. Oltre a lanciare un paio di frecciatine ai suoi ex datori di lavoro, Cellino e Zamparini.
Sonetti, domenica la Roma di Zeman andrà a far visita al Cagliari. Lei che conosce l'ambiente rossoblu, che partita si aspetta?
"Non sarà certo una partita facile. Entrambe le squadre sono in un momento delicato: il Cagliari viene dal pareggio sofferto a Palermo, mentre la Roma ha perso in malo modo col Bologna. Ho comunque l' impressione che la Roma sia una squadra molto fragile: quando l'attenzione cala i giallorossi entrano in grande difficoltà."
Purtroppo i tifosi della Roma e del Cagliari non potranno assistere alla partita a causa dell'inagibilità dell'Is Arenas.
"E' veramente incredibile che in un campionato di rilievo come la Serie A, dove girano fior fior di milioni, una squadra come il Cagliari che rappresenta un'intera regione sia senza stadio. Affrontare una partita come quella contro la Roma a porte chiuse è assurdo".
Domenghini, intervenuto ai nostri microfoni, ha vivamente sconsigliato di andare ad allenare le squadre di Zamparino e Cellino. Lei che li conosce entrambi, cosa ne pensa di questa affermazione? La condivide?
"Dipende, è una questione di orgoglio. Uno quando viene chiamato spera sempre di far bene e di smentire queste dicerie. Zamparini non è capace di stare fermo e zitto: il Presidente dovrebbe aiutare la squadra e l'allenatore, ma così non è. Sostanzialmente, è come " prendersi da soli a bastonate nelle palle". Purtroppo Cellino e Zamparini sono fatti così".
Circa un anno fa lei disse che Cellino ebbe persino da ridire su ciò che consumavate al ristorante. Secondo la leggenda, le rinfacciò l'ordinazione di una spigola da circa 4 kg.
"E' vero, e lo ribadisco. E' una delle solite "bischerate" usate da Cellino per non pagare i suoi allenatori: il Presidente e' sempre alla ricerca di scuse. Nella mia prima esperienza sulla panchina rossoblu ho salvato il Cagliari dalla C, mentre nel 2005 conquistai una storica salvezza quando il destino dei sardi pareva ormai segnato. Cellino mi deve la vita".
Si è fatto un'idea sulle recenti polemiche nate dalle dichiarazioni di Zeman?
"Vorrei domandare a Zeman perchè rimane a fare l'allenatore pur attaccando sempre il sistema; proprio non lo capisco. Lui non dice delle "bischerate", anzi. Tuttavia, ci sono dei momenti in cui una persona di quasi settantanni dovrebbe usare un pizzico di diplomazia in più. E questo lo dice uno che non ha mai avuto peli sulla lingua. Le parole del boemo, enfatizzate dai media, creano indubbia tensione. Bisogna poi vedere se questa tensione avrà sulla squadra un'influenza positiva o meno. Io sono dalla parte della Roma e di Zeman, basterebbe che fosse solo un po' più calmo".
Un pronostico secco sulla sfida di domenica.
"I pronostici li facesse Cellino".