Sconcerti: "La Roma ha il dovere di crederci contro l'Atalanta". AUDIO!

04.03.2022 20:31 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Sconcerti: "La Roma ha il dovere di crederci contro l'Atalanta". AUDIO!
Vocegiallorossa.it

Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è arrivato il momento del giornalista Mario Sconcerti.

Inter con la Salernitana per ripartire. Si prospettano diversi cambi.
"Io credo che l'allenatore alla vigilia ha sempre ragione, è l'unico che vede i giocatori durante la settimana. Stupisce che non possa esserci Perisic, ma forse deve rifiatare. Sanchez trequartista è per curare questa sterilità dell'attacco. Per una partita si può fare qualunque ruolo, quindi è giusto magari provarlo al posto di Calhanoglu e vedere cosa succede. Non mi sembra una soluzione stabile, perché l'Inter ha bisogno del vero Calhanoglu".

Se non vince stasera, mentalmente può andare fuori dalla corsa scudetto?
"Non credo, perché ne mancherebbero altre dieci. Io credo si vinca facendo quasi 30 punti. L'importante per quelle davanti fare 84 punti per tenere fuori la Juve. Credo possono permettersi di perdere massimo 5-6 punti, quindi un cammino meno esasperato rispetto a quello dei bianconeri".

Non sarebbe il caso in casa Inter provare qualcosa di diverso a livello tattico?
"Si può fare, ma a me sembra che l'Inter abbia poche soluzioni. È ferma a centrocampo, tanto che inserisce un attaccante per sostituirne uno. Non ha uomini per cambiare gioco, perché ha un gioco che si basa su giocatori insostituibili come Calhanoglu, Barella e Brozovic. La povertà l'ha scoperta ora. Non è più la squadra che aveva abbondanza prima. Si è prosciugato tutto attorno alla squadra base. Il problema sono i giocatori, non il gioco. Sono loro che non sono al massimo e non hanno possibilità di grandi ricambi. Sono tanti poi i punti in meno rispetto allo scorso anno. Il problema delle squadre italiane è che non possono più tenere rose allargate per i loro costi e sono costrette a prosciugarsi".

Questione Superlega: dove sta il vantaggio di istituire un torneo del genere?
"Cercano il loro vantaggio. Non fanno il bene del calcio, ma il loro. Mettendo alla base dodici società, qual è il vantaggio degli altri? Che sono i cavalier serventi di queste altre squadre. È vero, vincono sempre le stesse e i vantaggi economici sono sempre delle stesse. La nuova mossa è quella di creare un antagonismo tra UEFA e Superlega. A nessuno frega molto della UEFA, nessuno è ostile per la Superlega perché parteggia per la UEFA. Vogliamo che rimangano regole sportive per cui siamo tutti uguali all'inizio. Dov'è il diritto sportivo nella Superlega? Questa vuole solo sostituire il monopolio della UEFA e basta. È questa la nuova Champions? Si darà la possibilità ad altre squadre di entrarci? E a quante? La Superlega cancella le possibilità agonistiche di decine e decine di città europee di avere le proprie squadre in un grande torneo. Agnelli poi ricordi un fatto: non è stata la UEFA a fermare la Superlega ma le società, la gente, i giocatori. Ci spieghi poi anche lui che da più di dieci anni è uno dei capisaldi del calcio italiano ed europeo, come mai il calcio, gestito anche da lui, non è più gestibile per debiti".

Roma-Atalanta, ultima spiaggia per l'Europa per i giallorossi?
"Credo che la Roma abbia il dovere di crederci. Per tutta la stagione ha dimostrato di non essere all'altezza di certi risultati. Anche per l'Atalanta è un passaggio chiave, ma lo sono tutte le partite ora. I risultati ora pesano molto, si arriva a momenti decisivi. Uno scontro diretto in campionato in questa classifica è una finale".

Napoli-Milan dove si deciderà?
"Non so dare un pronostico, credo sia un po' più completo il Napoli ma significa poco in uno scontro diretto. Al Napoli basterebbe rifare i punti fatti lo scorso anno nel finale per vincere anche lo Scudetto".