Sconcerti: "La Roma è più forte, batterla sarebbe un investimento per il futuro"
Mario Sconcerti è stato raggiunto dalla redazione di Firenzeviola.it, a cui ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito al momento dei toscani e alla gara casalinga contro i giallorossi di Montella.
A Firenze si sta finalmente registrando tra i tifosi un certo entusiasmo nei confronti della squadra di Sinisa Mihajlovic. La quale, però, nel corso di questa stagione, spesso ha dato segnali di ripresa che poi non si sono pienamente concretizzati. Anche lei è ottimista?
“Mi sembra chiaro che il peggio ormai è alle spalle, per cui è giusto essere ottimisti. Io però sono sempre per un ‘ottimismo razionale’, poi, dipende dove ci deve portare questo ottimismo. Se ci deve portare a pensare di arrivare sesti o settimi…Beh, non mi sembra facile, e non so nemmeno quanto augurarmelo…Per me la cosa più importante è vedere la squadra al completo per una decina di partite per poi poter tirare con calma le somme per la prossima stagione. Vorrei veramente capire che cosa di questa squadra è salvabile e cosa ci si può costruire sopra: è questo l’unico vero traguardo”.
A tal proposito nella squadra viola, riguardo soprattutto al centrocampo, si sta creando una situazione quasi paradossale: si va verso problemi di abbondanza per le prossime partite mentre si prospetta una “fuga in massa” in vista della prossima stagione...
“Mi dispiacerebbe molto se dovesse partire Montolivo; Donadel è un ottimo giocatore, ma, con tutto il rispetto, centrocampisti con le sue caratteristiche se ne possono trovare senza problemi. Inoltre sul futuro di Montolivo, a mio avviso, si gioca buona parte del progetto: prendere giovani di qualità, farli crescere e venderli una volta che sono diventati dei veri giocatori può essere un affare economico ma non certo tecnico. Per cui, ripeto, su Montolivo si vedrà buona parte della bontà del progetto, che è il progetto iniziale dei Della Valle. Dopodiché, se va via Montolivo, verrà acquistato qualcun altro al suo posto, non si può ovviamente pensare di giocare in nove”.
Tornando al presente, ora questi problemi non si pongono, anzi, c’è il rischio che si creino dei dualismi, come tra lo stesso Montolivo e D’Agostino o tra Frey e Boruc…
“Sicuramente meglio avere problemi di questo genere che quelli legati agli infortuni. Per quanto riguarda i portieri, ritengo che sia giusto che continui a giocare Boruc, visto che ha risposto benissimo quando è stato chiamato a sostituire Frey. Poi a fine stagione uno dei due potrebbe partire, se non addirittura entrambi. Non dimentichiamo che è stato acquistato un giovane importante che andrà anch’esso valutato”.
Come abbiamo precedentemente accennato, durante questa stagione si è spesso parlato di svolta: potrebbe davvero arrivare domenica prossima in occasione della sfida con la Roma?
“Resto dell’avviso che a questo punto la classifica conti poco. Una volta raggiunta la tranquillità, per me il senso di queste partite è dare la misura del futuro della Fiorentina, non mi interessa altro. Sotto questo aspetto la partita di domenica è molto importante, perché la Roma è molto più forte di noi: riuscire a batterla sarebbe un grande investimento per il prossimo futuro; dovessimo perdere, come sinceramente penso, saremmo ancora la solita Fiorentina. In questo senso la gara di domenica sarà un termometro in chiave futura”.