Sconcerti: "Belotti all'Inter rischia di creare dualismo con Dzeko". AUDIO!

24.08.2021 22:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Sconcerti: "Belotti all'Inter rischia di creare dualismo con Dzeko". AUDIO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Mario Sconcerti, decano del giornalismo sportivo italiano e opinionista di TMW Radio, ha così parlato in diretta a Stadio Aperto:

Ronaldo via dalla Juventus?
"Allegri nei giorni precedenti aveva parlato di Ronaldo come valore aggiunto, quindi qualcosa in più e non un riferimento. Credo che questo abbia fatto male anche a un Ronaldo distratto e sicuro di andarsene all'estero. Più che per la Juve, il caso è per Ronaldo: il club mi sembra già liberato dalla diversità che ha dovuto dar lui".

Sono emerse le carenze della Juventus?
"Non credo, mi sembrano problemini di fondo. Credo che Allegri abbia sbagliato un paio di cose serie a Udine: non ha pareggiato però chiaramente per demerito suo ma per errori del portiere. Di certo va sottolineato che era la prima partita gestita in carriera da Allegri coi cinque cambi, e per la prima volta ha fatto tre cambi insieme. Ha cambiato schema, da 4-4-2 a 3-5-2, cambiando anche giocatori e quindi gioco. Non so quanto abituato fosse a ragionamenti in corsa di questo genere, di certo c'è che da quel momento la Juve non è più stata propositiva. La Juventus è una grande squadra, nettamente la migliore, ma non riescono ad essere quello che erano con Allegri. Lui ha cambiato pensando a quella squadra, che era flessibile e si adattava a tutte le partite. Sarri, che è tutt'altro che scemo, ha detto che questa Juventus è inallenabile: quella piccola superbia di un gruppo di giocatori che hanno vinto tanti Scudetti li rende differenti, è successo qualcosa. Ancora questo Allegri non l'ha cancellato".

Che ne pensa di Belotti per l'Inter?
"Non sarebbe come Correa, che ha altre caratteristiche. Sono un estimatore di Belotti, è un giocatore importante, solo che mi sembra si rischi di proporre un dualismo con Dzeko. Correa è un di più, un fantasista moderno che può rompere ogni partita. E anche se sembra di marmo, è uno che si fa male spesso. Belotti è soluzione da antico regime, ma parametrando i giocatori al prezzo, oggi costa relativamente poco".

Il Torino senza Belotti torna candidato per non retrocedere?
"No, penso siano una buona squadra. Non si deve vedere cosa perdi, ma ciò che hai avuto: per anni ti ha aiutato molto, andando sempre in doppia cifra ma poi c'è un momento in cui è giusto che lo lasci andare, se non è più convinto e lo vuole. Il Torino ha almeno 4-5 giocatori di livello diverso rispetto alle piccole squadre, e un allenatore migliore rispetto allo scorso anno".

Torreira buon acquisto per la Fiorentina?
"Non lo vedo da un paio d'anni, in cui ha giocato poco... Vorrei capire il perché. Quando però questi giocatori, con qualità certe, hanno avuto dei problemi è lì il momento di prenderli subito, perché hanno bisogno di ricapitalizzarsi. Facesse bene a Firenze e volesse rimanere, bene, altrimenti si rilancia comunque nell'ottica della sua squadra. Conta che il giocatore sia interessato all'avventura e alla stagione, e questo mi sembra ci stia. Spero che continui a giocare Pulgar, e che con lui ci siano Bonaventura e Torreira. Maleh è un bellissimo oggetto ma mi sembra ancora un giocatore di altra categoria, un bellissimo Primavera. Castrovilli invece non ho capito che ruolo dovrebbe avere con Italiano, io penserei al centro-sinistra con tendenza ad occupare la fascia. Non credo abbia la continuità caratteriale per fare la mezzala a tutto campo".

Amrabat è stata un'illusione?
"Se pensiamo che da contratto Chiesa in teoria è ancora in prestito, non so se si potrà parlare di uscita per Amrabat... Credo sia utile a tutti che vada via. Rimango del parere che sia successo qualcosa: la domenica in cui Prandelli lasciò è stata anche l'ultima di gioco per Amrabat. Non è mai stato un fuoriclasse e non è adatto per Italiano, perché non si inserisce. Può fare la riserva di una grande squadra".

Fosse nella Fiorentina proverebbe a prendere Berardi?
"Se fai uno sforzo come quello per Gonzalez, allora devi mettergli vicino certi giocatori o perdi l'investimento. Berardi sarebbe un'azione di marketing per la tua gente, un investimento che valorizzerebbe tanti di quelli che gli girano intorno. Penso poi alla difesa, coi 40 metri che lasci dietro di sé ti serve un mini-Vierchowod, un difensore rapidissimo. Oggi gioca Igor perché è quello che sa far uscire meglio il pallone. Io comunque ringrazierò sempre chi mette almeno una lira nella Fiorentina".