Sassuolo, Pellegrini: "Gli anni passati a Roma mi hanno insegnato tutto. Feeling con Di Francesco"
Lorenzo Pellegrini giovane talento di casa Sassuolo, ha parlato a Sassuolo Channel. Ecco quanto riporta TuttoSassuoloCalcio.com. "La prima rete tra i professionisti? Un'emozione fortissima, il primo gol si ricorda per tutta la vita. Se ci sono riuscito è grazie ai miei compagni, allo staff, perchè mi sono stati vicini in questo primo periodo quando non ero ancora riuscito a ritagliarmi il mio spazio, li ringrazio. La cosa più difficile arrivando in A è adattarsi a livello mentale, arrivando dal settore giovanile non si è pronti. E poi anche a livello fisico, abituarsi ai carichi di lavoro altissimi e ai ritmi dei miei compagni i primi mesi per me è stato difficile, ora ci sono riuscito. Di Francesco? C'è un rapporto di rispetto e stima, lui sa gestire bene i giovani, io mi trovo molto bene con lui, rispetto le sue scelte e mi metto sempre a disposizione".
Ha poi parlato anche della Roma, società dove è cresciuto calcisticamente: "Gli anni passati nel settore giovanile della Roma direi che mi hanno insegnato tutto a partire dall’educazione. Mi hanno insegnato a livello comportamentale come un giocatore deve comportarsi, a livello di disciplina, a livello di rispetto verso le altre persone che lavorano per te, e mi hanno insegnato qualsiasi cosa anche a livello tecnico-tattico. È stato sicuramente un 2015 di crescita, molta crescita, visto che l’anno scorso a Roma, nel primo semestre, quando sono salito in prima squadra ho iniziato a capire come fosse il calcio professionistico e qui insomma l’ho vissuta più in prima persona essendo un vero e proprio giocatore della prima squadra”. Si è poi espresso sulla valorizzazione dei vivai italiani: “Ho fatto tutte le trafile nel vivaio della Roma e mi è capitato sempre di incontrare altri ragazzi bravissimi, quindi credo che i vivai italiani siano veramente colmi di giocatori importanti. Secondo me il problema non è nel vivaio, ma magari più in là, ogni calciatore dovrebbe esser sempre concentrato nel suo obiettivo e non distrarsi mai perché per arrivare ad altissimi livelli ci vuole un po’ di tutto. I giocatori, soprattutto i giovani, sono invidiati da tutti, ma se c’è qualcosa che l’ex capitano della Primavera può invidiare ai suoi coetanei, è sicuramente il tempo che hanno a disposizione per fare tutte le cose che a dei calciatori non sono mai state possibili. Uscire la sera, andare a delle feste insieme ad altri amici, mentre noi invece addirittura abbiamo il ritiro per la partita e quindi ovviamente nella sera e nel pomeriggio non ci è possibile sfruttare questo tempo per divertirci”. Infine, alla domana se sia più facile che il Sassuolo arrivi in Europa League o che la Roma vinca lo scudetto, ha risposto: "Tutt’e due sarebbe un sogno. Speriamo che magari almeno uno dei due riesca a realizzarsi anche se la vedo molto difficile per entrambe”.