Sannino: "Ci vuole pazienza ma la Roma farà bene. Destro deve avere fame, così diventerà un campione"
L’ex allenatore di Siena e Palermo, Giuseppe Sannino, ha fatto visita a Trigoria per osservare gli allenamenti di Zdenek Zeman: "La Roma ha dei giocatori di grandissima qualità - le sue parole a Sky Sport 24 - sembra una squadra di giocatori esperti ma è tra le piu' giovani d'Italia e anche uno come Zeman, per la sua idea, ha bisogno di un po' di tempo per farla capire. Ogni tanto qualche macchia ci sarà, ma la Roma alla fine farà bene".
Sull'espulsione di Cosmi: "Zeman parla poco ma, quando lo fa, si fa sentire. Io mi rivedo più in Serse. Una reazione del genere deve essere a monte, essendo partito con la penalizzazione. Serse lo stimo perché è vero e in campo si comporta come è".
Sannino ha poi parlato anche ai microfoni di Roma Channel: "Devo ringraziare la Roma che mi ha dato la possibilità di vedere un centro dove non ero mai stato. Faccio ancora parte di questo mondo, per noi è importante stare sul campo e se non c'è la possibilità guardare allenamenti ci dà la possibilità di rimanere aggiornati. Quale miglior cosa poi di vedere un maestro come Zeman? E' sempre stato un personaggio che ha incuriosito molti, sono qui per vedere la sua fase offensiva, non solo per quanto riguarda i movimenti ma anche per quanto concerne i dialoghi con i ragazzi. Vorrei tanto poter coniugare la sua fase offensiva con la mia mentalità nel preparare la fase difensiva. Sono contento di poter stare qui due-tre giorni e guardare. Gli obiettivi della Roma? Ha ampi margini di miglioramento, peccato che in certe situazioni ha buttato via punti che aveva in tasca, fa parte del lavoro di Zeman, è arrivato quest'anno con una rosa che è cambiata parecchio. Il campionato offre possibilità di rimettersi in corsa, per quanto riguarda gli obiettivi c'è gente preposta a fissarli. La Serie A di quest'anno? La Juventus è la squadra da battere, l'ha dimostrato ieri sera in coppa. Ma ci sono quattro-cinque squadre che possono metterla in difficoltà: Fiorentina, Inter, Napoli e mi auguro le due romane. Tutti hanno la possibilità di dire la loro almeno per la Champions League. Mattia Destro? Ho sempre detto che Mattia ha i connotati per diventare un grande campione, ma a volte un ragazzo giovane come lui deve capire bene i momenti e le situazioni. Lui ha giocato a Siena dove la salvezza è un obiettivo massimo, ora si aspettano tutti grandi cose da lui. Non deve mai dimenticare la voglia di arrivare, deve pensare che in tutti gli allenamenti deve guadagnarsi il posto, solo con la fame può diventare un campione. Se voglio tornare ad allenare? Vivo con entusiasmo, è normale che mi manchi il campo. Il calcio ti impone questi momenti, ho accettato le cose con grande umiltà e vivo con dignità questo momento. Devo ringraziare il Palermo che mi ha dato la possibilità di cimentarmi in una grande città. Spero di poter dimostrare di poter far parte di questo mondo".
L'ex tecnico di Palermo e Siena è poi intervenuto anche ai microfoni di Radio IES:
Mister si trova a Trigoria?
“Sì, sono ancora qui a Trigoria. Ho avuto per un paio di giorni la fortuna di vedere gli allenamenti di Zeman. Ho unito l’utile e il dilettevole. Quando si sta fermi, sempre meglio studiare”.
Com’è il clima a Trigoria?“Si sta bene. C’è un bel clima (ride, ndr). C’è grandissima serenità nel gruppo e nel lavoro. Queste settimana, forse per il risultato positivo, si sta un po’ meglio, ma noto che c’è grande disponibilità e grande voglia di fare".
Come mai ha scelto di seguire gli allenamenti del tecnico boemo?
“Sono sempre stato un allenatore etichettato per la bravura in fase difensiva, e visto che Zeman è un grande per la fase offensiva, sto cercando di apprendere qualche segreto da un maestro come lui, in modo da fare una crasi dei due sistemi di gioco”.
Chi l’ha impressionata di più?“Marquinhos, Lamela e Osvaldo. L’attaccante italo-argentino mi ha stupito per la sua forza atletica e la sua tecnica. Totti e De Rossi poi, sono dei miti e dei ragazzi straordinariamente umili e disponibili nel loro essere campioni. De Rossi e l’ago della bilancia di una squadra, mentre Totti è la qualità. Lamela ha fatto grandi progressi dal suo arrivo. Pjanic e Bradley sono invece molto importanti".
De Rossi interno o centrale?
“Può giocare in tutti e due i ruoli essendo un campione”.
Florenzi?“E’ un ragazzo straordinario per la sua serietà e la sua umiltà. Sembra avere tutte le caratteristiche per sfondare”.
Destro?
“E’ stato un po’ sfortunato nelle realizzazioni, ma lui deve apprendere da ogni tecnico e ogni campione che gioca con lui. Questa di essere arrivato alla Roma è un occasione d’oro e se manterrà questa fame, farà grandissime cose. E’ cambiata la piazza, molto più difficile rispetto a Siena, ma deve essere affamato come era in Toscana”.
Le difficoltà nella prima parte dell’esperienza a Siena?“Lui era arrivato come un giovane di belle speranze. Un ragazzo che doveva far vedere quello che era capace di fare, ma aveva prima di lui gente come Calaiò e Larrondo, ma Mattia è stato bravo a trovare il suo spazio. il merito è stato suo. Deve fare la stessa cosa con la Roma”.
Cosa manca alla Roma, per arrivare ai livelli della Juventus?
“Sono due filosofie diverse. Il paragone ora è impossibile. Conte in due anni ha stravolto la Juve e ha costruito una squadra disegnata sul suo carattere. Zeman è stato sempre un allenatore d’attacco, veloce nell’arrivare sotto rete. La Juve fa del gruppo la sua forza, la Roma la fase offensiva".