Sabatini: "Non mi esprimo sull'operazione Rui Patricio. Roma-Napoli? Il gioco di Mourinho è una scelta che l'ha portato alle posizioni che competono ai giallorossi"
Walter Sabatini ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Tv Play su Calciomercato.it: “Quando mi rivedrete in una squadra? Accadrà il prima possibile. Quando non lo so dire, ma di sicuro succederà presto“.
Sull'operazione Rui Patricio: “Sulle operazioni di mercato riguardanti altre società non mi esprimo. Non è corretto, sono un dirigente e non un giornalista. Spesso la gente non mi capisce su questo punto, ma io non faccio il giornalista e quindi non parlo delle operazioni degli altri. Intervengo soltanto quando le operazioni sono da applausi, perché mi piace condividere la bellezza di queste trattative“.
Roma-Napoli: “Se l’ho vista? È evidente, perché era la partita. È stata una sfida difficilissima per entrambe. Devo dire che il Napoli gioca meglio in Europa. Questo perché lì si gioca un calcio più aperto. Ora sta dando spettacolo e continuerà a farlo. Contro la Roma gli azzurri hanno giocato una partita di grande intelligenza tattica. La scelta della Roma, a livello di gioco, mi sembra che sia quasi definitiva e non quindi non riguardante il singolo match. Questa è una scelta di Mourinho, che l’ha portato prima al quarto e ora al quinto posto. Posizioni che competono alla Roma“.
Sulle plusvalenze: “Se scambio due giocatori, chiaramente creo una plusvalenza fasulla. Non so se questo sia il capo d’accusa per la Juve, ma in passato molte società ci sono cadute. Io ho avuto la fortuna nella mia carriera di gestire calciatori che si vendevano da soli. Non ero particolarmente bravo per quanto riguarda le cessioni, ma ho avuto ragazzi ben allenati che hanno costruito le loro fortune calcistiche e poi sono stati messi sul mercato con un incasso diretto“.
Su De Rossi: “È molto sfortunato, perché avevo detto che lo avrei preso in qualsiasi squadra che mi avrebbe assunto in Serie A. Era già un allenatore in campo e dimostrerà in fretta di poter diventare un grande tecnico. L’ho dichiarato pubblicamente: se prendo una squadra in Serie A, chiamo De Rossi“.