Presentato il murale per Gigi Proietti al Tufello, Fienga: "Rendiamo omaggio a uno dei nostri tifosi più illustri"

12.11.2020 08:43 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Presentato il murale per Gigi Proietti al Tufello, Fienga: "Rendiamo omaggio a uno dei nostri tifosi più illustri"
© foto di Vocegiallorossa.it

È stato presentato ieri il nuovo murale dedicato al compianto Gigi Proietti, realizzato nel quartiere Tufello, in Via Tonale 6. L'iniziativa è stata intrapresa dalla Regione Lazio in collaborazione con la Fondazione Roma Cares della AS Roma. A margine dell'evento ha parlato il CEO della Roma Guido Fienga: “Siamo doppiamente contenti di questa iniziativa, per aver reso omaggio a uno dei nostri tifosi più illustri e per rendere reso omaggio a uno dei quartieri più romanisti di questa città. Tutto ciò ci rende felici, quando riceviamo stimoli da chiunque per poter reagire in questi casi e in meno di una settimana si è realizzato questo. Due parole soltanto per ricordare Gigi Proietti, una di quelle poche persone che tutti hanno sentito come un nostro parente, un rapporto simbiotico che lui ha e che questa città ha con la nostra squadra. Ci rendiamo conto di questa cosa e cerchiamo sempre di essere vicini alla nostra città e ai nostri tifosi con iniziative come questa“. 

L'artista che ha realizzato il murale, Lucamaleonte, ha parlato al Messaggero. Questo uno stralcio delle sue parole:

Quando è nato il progetto?
“Ho ricevuto la commissione proprio il 2 novembre. Ho detto subito sì. Poter fare un omaggio al Maestro nella mia città è un grande onore, peraltro al Tufello sono cresciuto, abito a qualche centinaio di metri da quel muro. Un ulteriore motivo di orgoglio. Inoltre, sono di fede romanista e c’è anche la collaborazione della AS Roma Mi sono messo immediatamente a lavorare”.

Non solo Proietti. Sui muri hai portato anche il ritratto di Francesco Totti, quanto conta Roma nel tuo lavoro?
“Vivo e lavoro a Roma. Ho eseguito opere in tutto il mondo. Essere invitato da Banksy ha segnato una svolta nel mio percorso. Eravamo trenta in tutto, come italiani solo Sten Lex, Orticanoodles ed io. Londra è stata fondamentale. Ho amato lavorare negli Usa e in Brasile. Ho realizzato opere in molti altri Paesi. Avere la certezza di tornare a Roma, però, per me è importante. Quelli di Proietti e Totti sono gli unici due ritratti che ho eseguito, e il legame, anche tra loro, è evidente. Si discostano dalla mia ricerca, abitualmente uso forme della natura, gli animali diventano quasi totem“.