Piovani: "Roma è un pachiderma difficile da maneggiare. Le torri di Libeskind sono state abbattute dai terroristi della demagogia"
Il noto pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano Nicola Piovani, tifoso giallorosso, ha parlato del nuovo impianto sportivo che sorgerà a Tor di Valle attraverso una lettera pubblicata da La Repubblica. Di seguito ve ne proponiamo uno stralcio.
Caro direttore, per come la vedo io, quando viene eletto un nuovo sindaco, bisogna aspettare almeno-almeno un anno per farsi un’idea dell’efficienza del suo lavoro. Se poi parliamo di Roma, un anno è pure poco: Roma non è un semplice municipio con qualche problemuccio da risolvere, Roma è un pachiderma difficile da maneggiare, un labirinto burocratico pieno di botole e trabocchetti. Roma è difficile da guidare! E certo, lo sanno pure i sassi (e lo dovrebbe ben sapere anche chi si candida alla sua guida). Mi dicono che nel programma del partito-movimento che guida Roma non compare neanche la parola “cultura”. Non lo so, non l’ho letto, ma se così fosse non mi stupirei, non sarebbe certo il primo partito a vantarsi del proprio analfabetismo. Dello stadio della Roma non posso parlare, perché sono in “conflitto di interesse” in quanto tifoso romanista. So che è stato raggiunto un accordo fra le parti e quindi lo stadio “se fà”. Sono contento, da cittadino e da tifoso, anche se mi ero affezionato alle belle torri di Daniel Libeskind: le avevo viste tante volte su plastici e disegni e, a forza di guardarle, mi parevano reali, mi piacevano. E ora, infantilmente, mi sembra come se me le avesse virtualmente abbattute qualche terrorista, forse un terrorista della demagogia.