Petrucci: "Italia-Serbia? Aspettiamo le decisioni dell'Uefa"
Il presidente del Coni, Gianni Petrucci in un'intervista a "Il Quotidiano della Calabria" torna a parlare delle violenze degli ultrà serbi a Genova che hanno portato all'interruzione della partita con l'Italia. "Abete ha risposto con classe ed eleganza aspettiamo l'evolversi degli eventi per poi replicare". Il capo dello sport italiano confida però nel giudizio super partes del presidente dell'Uefa Michel Platini: "Le sue frasi sulla tolleranza zero sono frasi generiche dettate dal ruolo politico-istituzionale e non una sentenza. La federazione ha fatto tutto quello che era umanamente possibile fare". Petrucci parla anche dello stato di salute del calcio italiano: "Non vedo in Abete responsabilità dirette per certi risultati.
Non caccerò nessuno. Dopo il mondiale in Sudafrica erano state chieste delle novità: ne sono state apportate di due tipi. Limitazione degli extracomunitari e immissione di gente nuova, vedi Baggio, Rivera, Sacchi". Quanto allo sport azzurro, più in generale, il presidente del Coni sottolinea che l'Italia è "la sesta potenza del mondo".