Pescara, Zeman: "Totti il più forte che abbia mai allenato. Che rimpianto Shevchenko..."
Zdenek Zeman, allenatore del Pescara che contro la Sampdoria festeggerà le 1000 panchine nella sua carriera, parla così ai microfoni di Premium Sport: "Ho cominciato a Licata, una promozione sentita e molto bella, visto che erano tutti ragazzi provenienti dalla Primavera con cui siamo riusciti a vincere il campionato di C2. Foggia o Pescara? Tutte e due fecero bene, col Foggia arrivammo al successo al secondo anno ma quel Pescara fu promosso al primo tentativo facendo 90 gol. Il giocatore più importante che ho allenato è Totti, anche se ho avuto anche campioni del mondo come Cafu e Aldair, ma Totti è unico. Un rimpianto? Potevamo prendere Shevchenko, peccato perché poteva farci fare la differenza. In tanti mi hanno scartato pensando che sono vecchio, io spero di poter fare qualcosa di buono ancora. Il calcio di oggi è sempre meno calcio, si pensa agli affari. Tutti prendono decisioni per fare più soldi, non per fare più risultati.
Un mio erede? Tanti cercano di seguirmi ma senza capire davvero. Ogni allenatore deve avere la sua idea e proporla. Il calcio che mi piace? Forse quello degli spagnoli, che hanno anche più tecnica degli inglesi. Juventus-Napoli? Un aiutino c'è sempre per tutte le squadre ma, come sbagliano i giocatori, sbagliano gli arbitri. Non credo che la Juventus quest'anno abbia più favori delle altre. Certo che in una partita importante come la semifinale di Coppa Italia giudicare il fallo su Cuadrado come rigore è sbagliato...".