Pancaro: "La Lazio ha investito molto meno rispetto alla Roma". AUDIO!
Intervenuto a TMW Radio durante Stadio Aperto, l’ex calciatore di Milan e Lazio Giuseppe Pancaro ha commentato i vari temi caldi legati alle varie squadre di Serie A, partendo dal momento di Inter e Milan: “L’Inter ha un calo di condizione evidente confermato dai numeri, anche il derby di Coppa Italia dell’altra sera, dove il Milan ha secondo me giocato meglio, ha detto questo. Adesso la squadra ha bisogno di ripartire, sennò le altre scappano”.
Il vero problema è l’appannamento fisico di Brozovic?
“Forse sì, in quel ruolo c’è solo lui ed è fondamentale per il gioco dell’Inter. Anche lui, come tutta la squadra, ha un momento di flessione. Devono ritrovare la brillantezza avuta fino a qualche mese fa ed in questo il recupero di Correa può dare linfa vitale alla squadra”.
Il momento no di Lautaro è dovuto alla scarsa intesa con Dzeko?
“Stiamo parlando di due giocatori straordinari ma, anche se hanno strutture fisiche diverse, forse si calpestano un po’ i piedi perché vanno a coprire le stesse zone”.
Quanto vale Napoli-Milan per i rossoneri?
“Vale tantissimo per tutte e due le squadre. Oltre ai tre punti c’è anche l’aspetto psicologico da considerare. Il Milan sta facendo un gran lavoro, è da prendere come modello per la programmazione fatta sia sul mercato che sul campo con Pioli. Credo che per questo il Milan parta con un po’ di vantaggio, anche se il Napoli gioca in casa”.
La società fa bene a mettere dei paletti nella trattativa per il rinnovo di Kessiè?
“Secondo me Maldini e gli altri dirigenti sono da prendere da esempio. La realtà è anche che il Milan non può permettersi di promettere grossi stipendi ai propri calciatori, per questo do ancora più valore a quello che sta facendo. Non giudico la volontà di Kessie di andare in una realtà più competitiva, io se fossi in lui non andrei però via da una realtà del genere”.
Capitolo Fiorentina: ci sono ancora margini per il ritorno di Coppa Italia con la Juventus?
“Credo proprio di sì. Nella partita di mercoledì meritavano i viola di vincere. Adesso ribaltare un 1-0 fuori casa è più complicato, però penso che se la possa giocare al ritorno”.
I viola hanno bisogno di un contributo maggiore da parte degli esterni?
“Il motore della Fiorentina deve essere l’identità data da Italiano. La qualità che ha la squadra è alta ed anche le alternative sono importanti. Può ancora lottare per l’Europa”.
Che voto darebbe a quanto fatto da Sarri con la Lazio?
“In questo momento la Lazio è una squadra incompiuta. Rispetto alla Roma ha investito molto meno cambiando poco. Qualcosa di quello che vuol far vedere Sarri si intravede, la speranza è che col tempo migliori”.
La certezza, anche in chiave Nazionale, è Ciro Immobile.
“Oltre ad Immobile la Lazio ha un giocatore come Milinkovic-Savic che può giocare nei big club europei. Stessa cosa vale per Luis Alberto. Poi con Immobile parti praticamente ogni partita con un gol di vantaggio, oggi è paragonabile ai più forti attaccanti in Europa ed è giusto che a livello di nazionale gli venga riconosciuto questo status. Non capisco lo scetticismo intorno a lui, basta guardare i suoi numeri”.
Secondo lei come gestirà un momento delicato come questo Roberto Mancini?
“C’è grande apprensione. Non possiamo permettere di non andare nuovamente ai Mondiali. La squadra però nelle difficoltà sa dare il meglio”.
La Juventus è ancora in corsa per lo scudetto?
“Per quanto riguarda la distanza di punti ti dico così. Penso che però giocando così sarà difficile recuperare le altre. Certo che Allegri è bravissimo a sfruttare le qualità della sua squadra senza esaltare troppo il gioco”.
Mazzarri sembra aver trovato la quadra a Cagliari.
“Io ero molto titubante su questa stagione visti gli ultimi campionati fatti dal Cagliari, nonostante organici sempre di valore. Invece è stato molto bravo Mazzarri: adesso il Cagliari è in saluta sia fisica e mentale e sono contento di questo perché lì ho vissuto cinque anni straordinari. Il progetto c’è, ma i soldi anche se ci sono bisogna saperli spendere. Forse al Cagliari è mancato questo negli scorsi anni”.
Quanto rischia la Lazio a Cagliari?
“Non è mai facile per nessuno andare a giocare a Cagliari. Lì c’è un attaccamento viscerale con la squadra, quindi sarà una partita difficile per la Lazio”.