Nicchi: "Milan-Roma? Rocchi ha applicato alla perfezione il regolamento"
Il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi, si è espresso sulla questione razzismo negli stadi italiani, di cui Milan-Roma ha costituito l'ultimo di una serie di espisodi: "Ognuno è libero di manifestare le proprie opinioni come crede, ma ci sono delle regole. Chi abbandona il campo per motivi di protesta o senza avvisare l’arbitro o essere sostituito è ritenuto espulso. Ma non si arriverà a questo, sarebbe un sconfitta per il sistema. Bisogna dare meno importanza al fenomeno dal punto di vista mediatico e maggiore importanza da un punto di vista realistico, ovvero essere duri e inflessibili con chi mette in atto questi cori che io reputo una vergogna commessa da idioti. E’ arrivato il tempo, per chi è preposto a fare qualcosa, di parlare di meno e operare di più. Tra questi, noi arbitri, anche se potremmo essere presi ad esempio. Rocchi ha applicato alla perfezione il regolamento, con le possibilità che esso ci concede: l’arbitro non può decidere per la sospensione della partita per motivi di ordine pubblico. Però è stato dato un segnale importante: Rocchi, sollecitato dagli stessi interessati da questa vergogna, perché chi va allo stadio per fare certe cose è un idiota, ha fatto quello che il regolamento gli consente di fare.
Ha sospeso temporaneamente la partita traendo un effetto benefico, visto che i cori si sono placati. Poi bisogna inserire il fatto che gli stadi non sono adeguati e che la Giustizia sportiva va riformata. Bisogna tutti mettersi d’accordo: vogliamo divertirci o vogliamo sciupare il gioco più bello del mondo? Questi sono i fatti. Poi ci sono quelli che vanno in campo e che non devono diventare esempi negativi per i vivai, per il mondo scolastico: oggi i ragazzini fanno tutti i gesti dei campioni, gli mancano solo i tatuaggi”, riporta repubblica.it.