Mozione dei consiglieri comunali del M5S per bloccare l'iter del progetto dello stadio a Tor di Valle

23.12.2020 18:05 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Mozione dei consiglieri comunali del M5S per bloccare l'iter del progetto dello stadio a Tor di Valle
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© foto di Insidefoto/Image Sport

Aumentano gli ostacoli per il progetto dello stadio a Tor di Valle. Come scrive Calcio e Finanza, alcuni consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle avrebbero proposto una mozione che porterebbe allo stop dell’iter del progetto per lo stadio della Roma, almeno per quanto riguarda quella zona.

Queste le parole su Facebook del consigliere Simona Ficcardi, che ha depositato la mozione insieme ai colleghi Stefano Fassina e Agnese Catini: "Una Mozione che impegna la Giunta capitolina e la Sindaca a non procedere ulteriormente con l'insediamento stadio Tor di Valle, era divenuta secondo me necessaria. Molti sono stati i pareri e le segnalazioni, anche dall'interno del MoVimento, che considerano insostenibile ad ogni livello l'insediamento e che sottolineano come i risarcimenti, per un progetto che non ha mai visto approvazione di variante in assemblea Capitolina, non sarebbero dovuti , al contrario di come per anni si è temuto in Maggioranza. Dalle semplificazioni, alla questione viabilità che non è mai stata risolta (il parere del Politecnico di Torino si supererebbe solo dopo la realizzazione del Piano Urbano Mobilità Sostenibile, che tuttavia non può concentrarsi prioritariamente sulle zone destinate al progetto stadio, poiché sono molti i quartieri di Roma che necessitano interventi imminenti sulla mobilità), fino alle ultime questioni venute fuori sul pignoramento dei terreni, o sulla probabile impossibilità dei proponenti di mettere in atto le prescrizioni della conferenza dei servizi, per concludere con la poca appetibilità sul mercato di uffici, in epoca smart working. Da ultimo, ma non in ordine di importanza, ritengo necessario un atto chiaro per scansare ogni equivoco, anche in vista delle sentenze giudiziarie che riguardano l'opera. Sarebbe opportuno che quantomeno si rinviasse il dibattito, ferme le proposte alternative di cui si apprende dalla stampa e che potrebbero arrivare dalla stessa società proponente".