Mourinho: "Esigo rispetto dalla dottoressa. Noi eravamo a Barcellona altri a prendere il sole..."

04.05.2010 18:48 di  Emanuele Melfi   vedi letture
Mourinho: "Esigo rispetto dalla dottoressa. Noi eravamo a Barcellona altri a prendere il sole..."
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image sport

Alla vigilia della finale di Coppa Italia, Mourinho torna tuonare sui presunti favori da parte della Lazio domenica: "Non chiedo rispetto. Esigo rispetto per la mia squadra. Abbiamo rischiato Snejider che non giocjherà domani. Abbiamo perso Lucio, che non giocherà domani. Abbiamo messo tutto in campo. È una vergogna rubare. Chi ha la fortuna di nascere in una culla d'oro, deve rispettare chi lavora. Il mio staff ed io siamo arrivati qui lottando per tutta la vita. Se l'Inter arriva in finale di Coppa Italia, finale di Champions e a lottare per il campionato. Esigo rispetto. Alla signora, alla dottoressa, dico di rispettare la mia squadra».

«Ho vinto 5 campionati e non ho mai vinto con difficoltà. Ho sempre detto che un giorno avrei voluto la pressione di lottare fino alla fine. Mi sbagliavo: è molto più bello vincere con 20 punti di vantaggio, 5-6 giornate prima della fine del torneo», dice ancora. «Domenica ho vissuto una giornata difficile. Sapevo che se non avessi vinto, avrei perso il campionato. Mentre gli altri prendevano il sole che c'è spesso a Roma, noi eravamo a Barcellona per una guerra di Champions. Siamo venuti qui senza sapere che giocatori avevamo a disposizione. Ho vissuto una giornata sotto pressione», aggiunge lo Special One. La vittoria dell'Inter contro la Lazio ha quasi spento le speranze di scudetto della Roma. L'atteggiamento della formazione e della tifoseria biancoceleste hanno alimentato discussioni e polemiche. «Se c'è un problema tra tifoserie non è un problema mio. Io sono qui da 2 anni, ho capito qualcosa ma non tutto. I miei giocatori a Roma hanno fatto una partita come tutte le altre», dice Mourinho.

«È una stagione molto bella per la Roma, ha la fortuna di giocare la finale di Coppa in casa. È una situazione unica al mondo, non l'ho mai vista. Non facciamo un dramma, ma la situazione è questa». Il tecnico nerazzurro evidenzia la qualità dei giallorossi. «Due anni fa, la Roma ha lottato fino alla fine per il campionato. Ha fatto cose importanti in Champions. Lo scorso anno, ogni volta che abbiamo giocato con la Roma ho avvertito il potenziale della squadra. Quest'anno, vista l'esperienza e la qualità della rosa, era chiaro che la Roma avrebbe lottato per le prime 3 o 4 posizioni. Settimana dopo settimana ha migliorato molto, ha approfittato di un periodo in cui ho smesso di andare in conferenza stampa. Tutti sappiamo per quale motivo ho smesso di andare in conferenza stampa», aggiunge con vena polemica. L'Inter è in finale di Champions League. La Roma, invece, è uscita di scena in inverno dall'Europa League. «È un peccato uscire dalla Europa League: non è una competizione difficile, ci giocano la decima del campionato spagnolo e del campionato inglese. Ha avuto una partita negativa con il Panathinaikos ma ha disputato una stagione fantastica. È merito di tutti: allenatori, squadra, tifosi e società, che ha lavorato bene», aggiunge prima di piazzare un'altra stoccata. «I giocatori dell'Inter che sono in prestito nelle altre squadre contro di noi giocano sempre benissimo. Contro di noi, i portieri danno il massimo. Contro la Roma, no. Loro sono fortunati. Noi, invece, no».

«Non capisco per quale motivo la partita di domani non possa essere una grande partita. I tifosi interisti viono un momento unico in questo periodo. Solo una persona di più di 60 anni ne ha vissuti di migliori: questo è un momento d'oro», dice ancora. «Se i tifosi della Roma non vogliono pace e non vogliono un grande match, non è un problema mio. Se i giocatori della Roma non vogliono una grande gare, non è un problema mio. Noi siamo qui per giocare e vincere la Coppa. E i nostri tifosi sono con noi», aggiunge facendo riferimento alle tensioni che potrebbero condizionare la giornata di domani. Le polemiche capitoline dopo la vittoria ottenuta dall'Inter sulla Lazio, dice Mourinho, non devono coinvolgere l'Inter. «Se c'è un problema tra tifoserie non è un problema mio. Io sono qui da 2 anni, ho capito qualcosa ma non tutto. I miei giocatori a Roma hanno fatto una partita come tutte le altre».

«Se i tifosi della Roma vorranno venire a tenerci svegli tutta la notte non sarà un problema. Ci siamo abituati, è successo da poco anche a Barcellona. Così come se domani in campo, qualcuno della Roma dovesse buttarsi per terra e simulare non sarebbe un problema: siamo pronti anche a questo». Josè Mourinho non teme di passare la notte insonne, nonostante oggi ci sia stato il passaparola sulle radio romane per disturbare la notte nerazzurra prima del match di domani sera. «Si gioca il 5 maggio? Non vedo il problema - ha aggiunto - Per me il 5 maggio è il giorno della morte di Napoleone, punto e basta. Ranieri? Nessun problema con lui, sono solo storie vecchie e dimenticate».