Mondonico: "Colmato il gap Roma-Juventus? In Coppa Italia i giallorossi hanno battuto le riserve bianconere..."

12.02.2014 18:43 di  Marco Rossi Mercanti   vedi letture
Fonte: tuttomercatoweb.com
Mondonico: "Colmato il gap Roma-Juventus? In Coppa Italia i giallorossi hanno battuto le riserve bianconere..."
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

L'ex allenatore Emiliano Mondonico, che in carriera si è seduta sulle panchine di Torino, Napoli, Fiorentina, Atalanta e Norava ha parlato delle soluzioni possibili in attacco per l'Italia di Prandelli e del cammino delle prime squadre in campionato ai microfoni di tuttomercatoweb.com.

Quale compagno di attacco, secondo lei Prandelli schiererà al fianco di Balotelli?
"Il compagno di Balotelli senza Pepito Rossi non lo so, perché non è facile giocare in coppia con lui, sto pensando a Osvaldo, però lì è un testa a testa. Poi ci sono giocatori che da punto di vista tattico non possono giocare in funzione di Balotelli, perché non ne sono all'altezza. balotelli non è un tattico, è un istintivo, quindi la seconda punta deve muoversi sia in funzione dei suoi movimenti che di quelli di Balotelli, perciò diventa difficilissimo, perchè fino all'ultimo non sai se andrà sul primo palo o sul secondo e tu che arrivi da dietro ti domandi dove devi andare. Chi gioca con Balo deve avere una grandissima qualità tattica di girare all'ultimo secondo. C'è questo Immobile che sta facendo benissimo, però non mi sembra che sia l'esatta fotocopia di Balo, io spero nel recupero di Rossi, perché ha l'abilità tecnicia, tattita ha intelligenza e soprattutto ha l'umiltà di mettersi al servizio degli altri. Giocare con Balotelli vuol dire avere una grandissima umiltà altrimenti succede come nel Milan, dove tutti tirano in porta".

Cerci lo porterebbe ai Mondiali? 
"Sì, in questo momento è l'uomo di fascia più pericoloso, anche se nel rombo di Prandelli non c'è l'uomo di fascia che gioca da metà campi in avanti, c'è il terzino destro che spinge, c'è il Maggio o l'Abate della situazione. Anche lì bisogna vedere la mancanza di Pepito, perché la sua assenza potrebbe portare la Nazionale a giocare con i tre attaccanti davanti Balo, Cerci e vediamo chi dall'altra parte...può darsi, ma non penso Berardi. In questo momento mi sfugge un nome che sia diverso da quello di Insigne".

Un giudizio su Benitez?
"Benitez è venuto in Italia per imporre un nuovo modo di giocare, che c'è in Europa, facendo della trazione anteriore la prerogativa, nel campionato dove da sempre vince chi prende meno gol. È un esperimento da seguire da osservare, è chiaro che io da vecchio italianista rimango un po' bloccato davanti a un collega che vuole costruire la casa partendo dal tetto. L'Inter di Mazzarri è stata cominciata dalle fondamenta e finché si è trattato di quello la squadra andava bene, quando hanno cominciato a mettere il tetto e in maniera particolare, la squadra ha cominciato ad andar male. Io non sono d'accordo con il turnover, perché lasci fuori i giocatori più importanti, che fanno si che la squadra sia grande, e chi gioca sempre poi comincia a porsi delle domande sul fatto di essere quello che si può rischiare".

Il segreto della Juve è la riduzione al minimo del turnover?
"L'ha fatto in Coppa Italia e ha vinto la Roma, è chiaro che era in un momento particolare, in cui la Juve era nettamente più forte dei giallorossi e la Roma cercava un perché per dimostrare la non differenza tra le due squadre. Il fatto di aver giocato con le alternative con Giovinco e Quagliarella, ha fatto in modo che non si sa ancora se la Roma sia in grado di battere la Juventus con i titolari e se questo gap è stato ridotto. Lì Conte è stato furbo".