Mazzola: "De Rossi e la Nazionale? Non lo fermerei. Ha fatto un errore ma bisogna saper perdonare"
A Radio Sportiva è intervenuta in esclusiva Sandro Mazzola, uno dei grandissimi del calcio italiano. Queste le sue dichiarazioni:
RICORDI - "Il ricordo più bello è la finale contro la Iugoslavia dell´Europeo, cominciava una nuova era. Prima non ci rispettavano, adesso sì".
MONDIALE 1970 - "Il Brasile aveva dei fenomeni incredibili, i supplementari con la Germania pesarono molto: siamo durati un tempo, nella ripresa è stata tutta un´altra storia".
ITALIA-GERMANIA 4-3 - "Tutti hanno visto la partita, il calcio rappresenta sempre un paese, a mio modo di vedere. Il calcio è cresciuto insieme al nostro paese, fino ad arrivare ad oggi".
INTER - "Quella di Monaco è stata una partita incredibile, l´Inter è un po´ matta, è sempre stata così. Perché porre dei limiti ad un altro triplete? Non è mai successo, sarebbe una cosa astronomica...".
ETO´O - "Tutti sapevamo che avrebbe potuto fare bene, ma a questi livelli non se lo aspettava nessuno. Ha qualità tecniche e atletiche incredibili, ma anche le qualità umane sono importanti e lui è eccezionale anche in questo".
GIOVANI - "Abituarsi a crescere è importante, per la Nazionale maggiore".
PRANDELLI e DE ROSSI - "Conosco bene De Rossi, è un calciatore che mi piace molto, anche come uomo. Io non lo fermerei. Ci sono momenti in cui puoi fare un errore, bisognerebbe saper castigare ma nel contempo saper perdonare".
FINALE COPPA CAMPIONI 1964 - "In questo momento inglesi, spagnole e tedesche hanno fatto un passo avanti, noi dobbiamo migliorare per tornare forti come un tempo. Ogni tempo bisogna anche rincorrere, la vita è bella anche per questo, non possiamo stare sempre avanti".