Mandorlini: "Squadre come la Roma renderanno il campionato molto più competitivo"
Il 23 settembre 2015 l'ha fatto esordire in Serie A a San Siro in un Inter-Verona. Domenica Andrea Mandorlini, ex allenatore dei gialloblù, si godrà il debutto di Mattia Zaccagni, nuovo acquisto della Lazio, proprio a Milano, ma contro i rossoneri. "È passato tanto tempo da quel giorno, Mattia era un ragazzo giovane. Si vedevano le sue qualità, che adesso sono migliorate. La Lazio è un passaggio importante per la sua carriera", ha commentato Mandorlini in un'intervista per tuttomercatoweb.com:
Come vede Zaccagni nel 4-3-3 di Sarri?
"Ha velocità, forza e ha imparato a trovare la porta con più continuità. È un ragazzo intelligente, ha fatto tanto per arrivare in alto. A quei tempi, quando lo avevo io, giocava trequartista o addirittura a centrocampo. Negli ultimi periodi invece è diventato più offensivo e fa quasi l'attaccante. Deciderà Sarri: con un tecnico così e con dei giocatori forti vicino può solo che migliorare".
La Lazio che parte reciterà in campionato?
"È una squadra top, mi piace anche questo cambio tattico. C'è tanto talento a disposizione di Sarri, davanti ci sono Immobile, Luis Alberto, Zaccagni e poi è tornato Felipe Anderson. Non so se avrà possibilità di vincere il campionato, ma sarà una di quelle 4-5 squadre che rimarrà ai vertici per sempre".
La sua Inter ha iniziato bene con Inzaghi in panchina.
"Al di là della partenza di Lukaku la squadra è sempre stata molto competitiva. Dzeko, che sarebbe dovuto arrivare già un anno fa, è un calciatore fantastico e fa giocare bene la squadra. Ho avuto l'esperienza con Toni al Verona: certi attaccanti anche se non sono più giovanissimi possono essere dei valori aggiunti. Correa è forte, l'abbiamo visto alla Lazio oltre che all'esordio. Ai nastri di partenza l'Inter rimane la squadra da battere. Si fa sempre il rapporto solo con la Juventus, secondo me invece quest'anno ci sono altre squadre come la Roma, la Lazio, il Milan, l'Atalanta e il Napoli che renderanno il campionato molto più competitivo".
L'Hellas di Di Francesco vivrà una stagione più difficile rispetto all'era Juric?
"Può succedere, viene da due stagioni importanti. C'è stato un cambiamento tecnico, anche se molti giocatori importanti sono rimasti. L'ossatura è la stessa e davanti la squadra si è rinforzata con Simeone che ho avuto al Genoa. Il campionato è molto lungo, credo possa vivere un'annata tranquilla".