Malagò: "Il calcio ragiona diversamente dagli altri sport. Serve un segnale"
Intervistato dall'edizione odierna de Il Secolo XIX, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha commentato la scelta del calcio di cercare di chiudere la stagione al contrario di rugby, volley e basket: "Io non ho sollecitato nessuno. I presidenti federali mi hanno detto che avrebbero interrotto, è nei loro diritti. Il calcio invece ragiona diversamente. Sono il primo a riconoscere la specificità del calcio e il diritto/dovere di cercare ogni strada per chiudere la stagione. Ma non hanno mai pensato a un'alternativa.
Ha presente chi è Catia Pedrini? Ha detto che non potrà più permettersi l'ingaggio di Zaytsev dopo questa crisi e che per salvaguardare la società, parliamo di uno dei capisaldi della pallavolo, è disposta a lasciarlo andare nella prossima stagione. Morale? Invece di pensare al campionato o alle coppe, pensa a mettere in sicurezza il futuro. Perché il vero problema non è l'oggi ma il domani. Non assegnare gli scudetti sarebbe un gesto etico importante? Non mi permetto di parlare di etica. Ma è palese il bisogno di lasciare un segnale, è un sentimento molto diffuso tra la gente".