Jugovic: "Il derby? Fondamentale la preparazione psicologica"
Vladimir Jugovic, ex centrocampista di Juventus e Lazio, è intervenuto all'interno della trasmissione C'è calcio per te, sulle frequenze di Radio Manà Sport, per dire la sua sul derby capitolino di domenica. Queste le sue dichiarazioni: "La Roma sta cercando di fare un gioco spagnolo ma i due paesi sono calcisticamente molto diversi. In Italia conta vincere, non tanto giocare bene. Non bisogna mai copiare nessuno, non ci sono tanti come Guardiola. Auguro a Luis Enrique di fare bene, ma il Barcellona è un’altra cosa. La Lazio? Per me è stata, con la Juve, una bella parentesi fondamentale della mia carriera. Vincere quattro derby contro la Roma non è stata un’impresa facile. Per far bene al derby bisogna essere preparati bene fisicamente e psicologicamente".
L'ex giocatore biancoceleste ha anche commentato il recente rinnovo di Daniele De Rossi: "E’ bello rimanere tutta la vita in una squadra, ma ogni tanto bisogna anche cambiare e provare tante esperienze. Però abbiamo caratteri diversi si vede".
Non sono mancate, poi, considerazioni sulla Lazio: "Casiraghi alla guida della squadra? Di lui posso solo parlare bene, ma anche Reja è un grande allenatore. Gigi è un combattente, lo ricordo alla guida dell’Under 21. Klose non mi ha sorpreso, è un esempio per i giovani, ha sempre fatto bene nella sua carriera. E’ un grande uomo non solo un grande giocatore. Faccio i miei auguri a mister Zoff, è una persona che stimo tantissimo. E’ un grande personaggio“.
Infine, Jugovic ha rivelato un aneddoto personale: “Avrei potuto fare l’allenatore ma ho deciso di no perché ci sono state delle cose nella vita che non mi hanno permesso di avere una carriera su una panchina. Ci sono tanti ex colleghi che conosco come Conte, Deschamps, Mancini che hanno fatto questa carriera. Chi è stato un centrocampista ha la visione d’insieme ed è destinato a fare l’allenatore“.