Grandesso, Gazzetta dello Sport: "Garcia più bravo di Benitez nella gestione dello spogliatoio"

09.10.2013 18:25 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Fonte: Centro Suono Sport
Grandesso, Gazzetta dello Sport: "Garcia più bravo di Benitez nella gestione dello spogliatoio"
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Alessandro Grandesso, giornalista inviato a Parigi per la Gazzetta dello Sport, è intervenuto a Centro Suono Sport commentando il prossimo incontro in vetta alla classifica di Serie A tra Roma e Napoli, incrocio tra i due tecnici Rudi Garcia e Rafa Benitez. Queste le sue parole:

Sulla Gazzetta di oggi si parla di Garcia e Benitez e della loro amicizia. Si può dire che Benitez è uno dei maestri di Garcia? Quale è il rapporto tra i due?
“Sì, Benitez si può considerare uno dei maestri di Rudi Garcia. Già a Saint-Etienne, dove Garcia ha fatto prima il preparatore poi il vice allenatore diventando poi tecnico, Benitez era fonte di ispirazione per il francese. Dopo aver lasciato il Saint-Etienne Garcia arrivò a Valencia per seguire uno stage di aggiornamento, studiando proprio i metodi di Benitez: in quest’occasione nacque un feeling immediato forse anche dovuto all'origine spagnola di entrambi, legati però dalla profonda passione per il calcio”.

Garcia e Benitez sono accomunati da un orizzonte calcistico comune?
“Napoli e Roma di questa stagione hanno in comune la volontà di fare calcio spettacolo senza tralasciare un’organizzazione tattica definita, con fasi difensive studiate nei minimi dettagli. Benitez all'Inter trovò un muro-contro-muro, mentre a Napoli potrebbe ritrovare i suoi migliori momenti vissuti a Valencia e Liverpool. Garcia a Roma ha rimotivato tutti i giocatori trasformando l’energia negativa delle ultime stagioni in carica positiva”.

Come allenatore Garcia ha preso i lati migliori di Benitez?
“No, le differenze tra i due sono parecchie e quella più importante è nella gestione dello spogliatoio: Benitez ha avuto parecchi problemi in carriera mentre Garcia riesce ad evitarle e questo in campo si tramuta in reazioni diverse della squadra”.

Il giocatore che lega Garcia e Benitez è il belga Eden Hazard, che ha vinto la Ligue1 con il Lille e poi l’Europa League con Benitez.
“Benitez lo scorso anno quando arrivò al Chelsea chiamò Garcia per sapere come gestire al meglio il ragazzo. Questi sono quei dettagli che possono cambiare una gara come Roma-Napoli. Analizzare il momento psicologico dei giocatori durante la partita è una caratteristica prevalentemente di Rudi Garcia”.

Come si sta vivendo in Francia l’exploit di Garcia?
“Finora solo Wenger e Houllier hanno fatto bene fuori dalla Francia. Solo all’interno delle nazionali africane qualcuno aveva fatto bene, ma sono state piccole storie di allenatori poco noti in Francia. Nessuno si aspettava che Rudi Garcia passando dal Lille alla Roma, primo allenatore francese in italiana, si imponesse così velocemente. Aveva una buona reputazione in Francia, ma come un allenatore di una realtà molto piccola come Lille. Il fenomeno Garcia si sta propagando anche in Francia”.

Oggi si parla di Rami vicino al Milan. In Francia si parla di un possibile inserimento della Roma visto il rapporto tra Garcia e Rami?
“E’ chiaro che il rapporto preesistente tra Garcia e Rami potrebbe facilitare la trattativa come è stato per Gervinho. Rami a Valencia ha avuto dei problemi con i compagni di squadra e con il tecnico ma come difensore centrale ha un’ottima reputazione. Quando si muove il Milan però per un giocatore è difficile rifiutare.

Il Gervinho visto sinora a Roma è lo stesso che si è visto al Lille?
“Sì, nella voglia e nell'impegno di voler dare tutto per la squadra è lo stesso giocatore generoso. Tatticamente e tecnicamente l’esperienza di Londra con l’Arsenal lo ha arricchito molto e in campo si vede come il giocatore sia enormemente cresciuto. A Roma può imporsi ad alti livelli”.