Granada, Gonalons: "In Italia molta tattica, felice di rimanere in Spagna"
Maxime Gonalons, ex centrocampista della Roma riscattato dal Granada dopo la salvezza conquistata dal club spagnolo, ha parlato ai microfoni dei media ufficiali del Lione, suo ex club:
Il rapporto con l’ Olympique Lione.
“C’era un accordo con il presidente prima che io partissi per Roma, era di tornare per una partita per dire addio ai fan. Sfortunatamente, a causa della mancanza di tempo, non è stato possibile. Sono molto legato ai tifosi, non puoi rimanere 17 anni in un posto senza aver stretto legami. Questo club significa tanto per me, è la mia squadra del cuore e lo sarà per tutta la vita. Anche se ho lasciato il Lione tre anni fa, continuo a seguire il suo andamento. Durante la mia carriera, ho sempre pensato che avrei voluto finire la mia carriera lì. Che sia come capitano, non capitano, ho sempre messo questa squadra sopra a qualunque altra cosa. In carriera, poi, ci sono sempre cambiamenti. Non sto mettendo da parte nulla per il futuro, ma so che la mia storia con il club non è finita. Se sono diventato l’uomo che oggi sono è stato grazie al Lione e voglio restituire il favore”.
L’esperienza alla Roma.
“Il campionato italiano è di altissima qualità, molto tattico. A volte puoi fare un’ora e mezza di allenamento solo sugli schemi, per esempio. All’inizio è stato difficile perché i metodi sono molto diversi da quelli che conoscevo, ma alla fine questa attenzione per la tattica mi è servita molto. Inoltre, nella mia prima stagione alla Roma, siamo andati alle semifinali di Champions League e siamo stati vicini all’impresa contro il Liverpool”.
La stagione al Granada.
“La stagione che abbiamo appena vissuto è stata storica per il club con questa qualificazione in Europa League. Sulle tribune ho visto la gente piangere. È un piccolo club della Liga dove c’è un forte spirito familiare. Anche quelli che non giocano partecipano, ognuno ha lo stesso obiettivo e viaggia nella stessa direzione. Eravamo anche vicini alla finale in Coppa del Re: è stata davvero una grande stagione e sono molto felice di continuare l’avventura con il Granada. Tutte le partite sono complicate in Liga, giochiamo ogni fine settimana in degli stadi stupendi. Sono molto felice di aver fatto e continuare a fare questa esperienza”.
La semifinale contro l’Ajax.
“La partita contro l’Ajax rimane il mio più grande rimpianto nella mia storia con il Lione. L’andata mi ha lasciato un sapore amaro in bocca e se fossimo passati ero sicuro che ci sarebbe stato molto altro in finale contro il Manchester United. Nella prima partita del doppio confronto abbiamo perso. Il match non è stato affrontato nella maniera più giusta, anche se piccoli dettagli avrebbero potuto cambiare la situazione: è il caso del mancato 4-2 di Nabil Fékir all’andata o il gol di Maxwel Cornet mancato per poco al ritorno. C’era davvero la possibilità per qualificarsi”.