Dino Zoff: "Pastore? Vediamo se riesce ad esprimersi. Addio di Totti? Le società guardano sia l'aspetto umano che quello aziendale"

31.08.2018 18:23 di  Andrea Cioccio   vedi letture
Dino Zoff: "Pastore? Vediamo se riesce ad esprimersi. Addio di Totti? Le società guardano sia l'aspetto umano che quello aziendale"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

L'ex portiere campione del mondo nel 1982 Dino Zoff ha rilasciato un'intervista a Soccer Magazine, in cui ha parlato anche dei giallorossi. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni.

In Europa si è praticamente chiusa la finestra di calciomercato. A parte Cristiano Ronaldo, c’è qualche colpo in particolare che l’ha impressionato finora?
"Su due piedi non mi vengono in mente nomi interessanti tra i nuovi giocatori. Nainggolan, passato all’Inter, era già conosciuto qua. Pastore si vedrà. Certo, le aspettative su di lui ci sono. Vediamo se riesce ad esprimersi".

Stasera si giocherà il primo Milan-Roma che vedrà in dirigenza i due capitani storici Maldini e Totti, che lei ha avuto in Nazionale. A differenza di Maldini che ha detto subito la sua dopo l’insediamento nella società, Totti si sente di meno. Le dispiace vederlo meno presente sulla scena?
"Nelle faccende interne della Roma non voglio entrare, quindi non so le posizioni specifiche che uno ha in società".

Negli ultimi anni molti riferimenti storici del calcio italiano hanno conosciuto addii indesiderati per diversi motivi, tra Del Piero, Totti e di recente anche Marchisio. Secondo lei le società devono usare più tatto o comunque devono mettere in primo piano le proprie finalità?
"Le società mettono tutto in conto, sia gli uomini sia la parte aziendale. Poi ci sono cose inevitabili e di conseguenza si può creare qualche problema, ma le società guardano a tutti e due gli aspetti, non sono così fredde da non pensare a uomini che hanno dato molto per loro. Solo che le società devono pensare anche a se stesse".

Nella Nazionale dell’ultimo decennio sono mancati i Totti, i Baggio e i Del Piero. Secondo lei oggi l’azzurro rappresenta ancora un calcio di livello internazionale o semplicemente il meglio che è disponibile in Italia?
"Adesso come adesso credo che ci siano dei giovani interessanti e che la Nazionale italiana possa riprendere posizioni di vertice in Europa. Io sono abbastanza fiducioso".